-
L’emicrania e le donne
Emicrania, singolare femminile. Secondo gli ultimi studi del Censis ogni dieci persone colpite otto sono donne. E per nostra ulteriore fortuna cominciamo anche prima a soffrirne e arriviamo più tardi ad una diagnosi definitiva. Secondo la ricerca del Censis “Vivere con l’emicrania”, condotta nel 2019, si evince che l’emicrania è 3 volte più frequente nelle donne, ne colpisce circa il 15,8% contro il 5% degli uomini. Dall’analisi emerge anche che l’universo femminile è penalizzato sia per l’età di esordio (in media a 21,4 anni di età, contro i 26,1 anni degli uomini), sia per la diagnosi. Se oltre la metà (58,9%) dei pazienti si rivolge al medico entro un anno…
-
Cefalea a Grappolo: diagnosi, sintomi e terapie
Tra le forme di cefalea primaria la più grave, ma fortunatamente anche rara, di cui si può soffrire è la cefalea a grappolo. Per capire che non siamo davanti ad un banale mal di testa basterebbe sapere che la cefalea a grappolo è detta anche cefalea del suicidio. Questo per il livello di dolore che può provocare in chi ne soffre. Non è che le altre forme di cefalea siano una passeggiata di salute, anzi, ma questa, in termini di intensità degli attacchi, ci tiene al suo primato. Chi colpisce? Ad essere colpita è circa una persona su 1000 e tende a comparire dopo i 20 anni. A differenza di…
-
Emicrania con aura: disturbi visivi e non solo
Tra le forme di Cefalea Primaria ce n’è una le cui caratteristiche non si limitano al dolore localizzato in una o più zone. Se si è davvero fortunati, nel pacchetto dell’emicrania si è ottenuto il bonus “aura”! Ovvero una serie di sintomi neurologici transitori di tipo visivo, sensitivo o motorio che crescono gradualmente durante l’attacco. La buona notizia? Mediamente durano 10-15 minuti e, soprattutto, sono completamente reversibili. E’ importante sottolineare la loro reversibilità in quanto le prime volte che appaiono possono essere maledettamente spaventosi! Se non si sa cosa si sta vivendo, si può addirittura pensare di essere dinnanzi ad un attacco ischemico. Sfortunatamente gli attacchi d’aura si stima colpiscono…
-
Farmaci per l’emicrania: cosa fare quando si scatena la Bestia
Essere emicranici comporta una quotidiana corsa ad ostacoli per giungere al traguardo senza scatenare un attacco. Se vogliamo immaginare le nostre giornate ci basta pensare a “campo minato” il gioco presente sui primi windows di decenni fa… se ci si distrae un attimo si becca il trigger-bomba e si fa esplodere la Bestia. E dopo che si fa? Quali farmaci si usano? Se negli articoli passati mi sono concentrata molto su diversi modi per prevenire l’insorgere dell’emicrania ( dall’idratazione, ai trigger principali, all’alimentazione) oggi vorrei iniziare a fare il punto sui rimedi per quando ormai l’attacco è arrivato. Partiamo con tre premesse fondamentali Non è consigliata l’autocura. Come ho già…
-
Diagnosi precoce, questa è la prima regola!
Visto che passo metà della mia esistenza con la testa tra le mani, o quantomeno con un lato della testa che poggia ciondolante da una parte, praticamente tutti quelli che mi conoscono sanno che soffro di emicrania e mi hanno visto durante un attacco. Posso celare più o meno bene i sintomi, a seconda della loro gravità ovviamente, ma quasi tutti hanno visto (se hanno voluto vederlo davvero) che cos’è un attacco di emicrania. Per lo stesso motivo la maggior parte delle persone che mi conoscono sanno la mia diagnosi, che farmaci prendo, che cure faccio, perché le faccio, che dieta seguo, se qualcosa funziona o non funziona. Certo, che…