
10 (+1) cose che forse non sapevi sull’emicrania
Pensiamo sempre di sapere tutto sulla nostra patologia, eppure c’è sempre qualche novità dietro l’angolo, pronta a stupirci. Ecco quindi 10 cose che (forse) non sapevi sull’emicrania ma che è bene tenere a mente.
Come ti ho detto più volte, per sopravvivere ai continui attacchi della Bestia una delle cose che ritengo importanti è conoscerla bene. Sapere come e perché agisce è efficace a schivarne i colpi o almeno a pararli al meglio delle nostre capacità. Per cui ogni informazione è utile a comporre il nostro personalissimo manuale di sopravvivenza.
Spoiler alert: non sono tutte cose negative! Quindi ti consiglio di scorrere l’articolo fino in fondo perchè non si sa mai dove si può annidare una news sul Ben di Testa 😉
1) Sembriamo invisibili ma non siamo sconosciuti
Forse non sapevi che secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità l’emicrania è la terza patologia più frequente al mondo. Sul podio viene dopo la Cefalea Tensiva (quella che spesso chiamiamo “cervicale”) e la carie dentale, che svetta sul primo gradino. A differenza di questi ultimi due mali però l’emicrania è tra le patologie umane più disabilitanti e fa perdere migliaia di ore di vita a chi ne soffre.
2) Sport: benedetto o maledetto?
Una delle domande ricorrenti per chi soffre di emicrania ( ed anche titolo di un mio articolo) è “Sport ed emicrania sono compatibili?“.
Come sempre trattandosi di una patologia altamente soggettiva la risposta è “Si, ma…”
Il mio neurologo si assicura sempre che faccia l’adeguata dose di attività fisica. Sia aerobica (io adoro il fitboxe) che qualcosa di concentrato sul miglioramento della postura e del tono muscolare (ho scelto pilates ). Ma la scelta dell’attività fisica dev’essere frutto di prove per capire cosa va bene per noi e cosa no.
Gli studi più recenti dicono che l’attività fisica moderata regolare riduce la frequenza degli attacchi purtroppo però si deve fare attenzione. Se lo sforzo è eccessivo o prolungato si rischia di aumentare fino al 70% la possibilità di un attacco nelle ore o nel giorno seguente.
C’è poi da tenere a mente che tutto varia a seconda di che tipo di cefalea si soffre ( per un aiuto ti consiglio di scaricare la mia guida gratuita qui ) devi sapere infatti che per le emicraniche lo sforzo peggiora l’attacco mentre se si soffre di Cefalea a Grappolo o di Cefalea Tensiva, il movimento fisico può lenire il dolore agli esordi.
3) La Vertigine Emicranica
Spesso chi soffre di emicrania lamenta sbandamenti e vertigini. A volte può essere causato dai farmaci che prendiamo (che leggeri leggeri non sono) ma non è solo colpa loro. Alcune ricerche hanno evidenziato che il cervello emicranico può rispondere al mal di testa anche con sintomi vertiginosi. Le vertigini quindi potrebbero non essere solo una malattia del sistema vestibolare ma scaturire dall’attacco stesso creando quella che si chiama Emicrania Vestibolare (qui un articolo per capire cos’è e se ne soffri).
4) L’emicrania peggiora col peso
Secondo uno studio americano condotto su oltre 30.000 persone il 75% dei pazienti obesi soffre anche di cefalea cronica. Per i ricercatori l’aumento di massa corporea porta ad un aumento della severità degli attacchi e della loro frequenza. Ma non è solo una questione di “massa” di per sè.
Spesso ciò che porta queste persone all’obesità è una dieta sbagliata. Per gli emicranici infatti è consigliabile una dieta sana (ad esempio quella dieta ipoglicemica ), povera di quegli alimenti che possono favorire il rilascio di sostanze vasodilatatrici e infiammatorie. Da evitare, oltre alcol e zuccheri, ad esempio, sarebbero anche il dado da brodo, la caffeina in eccesso, i formaggi stagionati. (Per un elenco approfondito leggi qui).
5) A volte è colpa del colon irritabile
Pur volendo ricordare sempre che l’emicrania è una cefalea primaria e quindi è congenita e non deriva da un’altra malattia, si è notato che le persone affette da sindrome del colon irritabile hanno un rischio maggiore di sviluppare emicrania cronica rispetto alle altre.
Secondo la Boston University, che ha condotto diversi studi in merito, su 97.000 persone assistite per problemi al colon nell’ultimo decennio circa il 60% lamentava anche emicrania. Perché non ci basta avere una patologia per volta, no, a noi piace fare bingo!
6) I bambini non ne sono immuni
Circa il 30% dei bambini soffre di emicrania. A volte può colpire anche da piccolissimi ed è pertanto fondamentale non sottovalutarne i sintomi. Le cause scatenanti possono essere le stesse degli adulti, dall’alimentazione, allo stress, al clima. Ma le opzioni farmacologiche a disposizione dei bambini sono minori, pertanto agire ai primi segnali con diversi approcci terapeutici è importantissimo.
Più di tutto però è importante credere al disagio dei più piccoli. L’incomprensione e l’idea di essere malati immaginari infatti è una problematica forte, forse anche più che negli adulti. Per approfondire leggi anche “il mal di testa nei bambini, un fenomeno in aumento“.
7) Il cervello si abitua al dolore
Lo so, leggendo questo titolo avrai pensato “bene, quindi nel tempo soffrirò meno” per cui potrò imparare anche a fare a meno dei farmaci. Mi spiace ma purtroppo non è così. Se il dolore non viene controllato per molto tempo le aree del cervello che ne elaborano gli stimoli tendono a diventare ipersensibili.
Per questo se si tende a trascurare gli attacchi, a “lasciarli sfogare” e a non fare profilassi per ridurne il numero, il rischio che il cervello si attivi anche ai minimi stimoli aumenta. E’ una sorta di abitudine a provare dolore che mette insieme il cervello, rendendo ipersensibile il nostro sistema nervoso e scatenando un circolo vizioso terribile.
Quindi ancora una volta imparare a prevenire gli attacchi e gestirli nel modo corretto è veramente fondamentale.
8) L’emicrania rimpicciolisce il cervello
Secondo alcune ricerche pubblicate su Neurology, se gli attacchi non vengono adeguatamente trattati il cervello può subire danni che, nel tempo, portano ad un suo restringimento.
Si sa che con l’età il cervello va restringendosi, ma nel 44% dei casi osservati l’emicrania causa alterazioni neurobiologiche che possono uccidere più rapidamente le cellule del cervello, “restringendolo” in anticipo. Per fortuna, trattando la nostra patologia, il fenomeno è del tutto reversibile.
Per questo però ribadisco ancora una volta: trattare adeguatamente l’emicrania e cercare di prevenire gli attacchi è veramente importante. Alcuni spunti su questo puoi trovarli nel mio articolo “Rimedi per il mal di testa: come gestire e prevenire il dolore“
Ma non ci sono solo cose negative…
9) Emicranici celebri: ovvero si raggiungono importanti traguardi nonostante la Bestia
Nella storia a soffrire di emicrania non ci siamo solo io e te, ma milioni di persone. Tra queste ci sono esempi di eccellenze che, nonostante la disabilità che ne consegue, hanno ottenuto innegabili risultati. Chopin, Leopardi, Kafka, Darwin, Freud e Virgina Wolf, che scriveva:
Il mio cervello è come una bilancia di precisione, basta un granello a farlo precipitare.
Più recentemente, tra i noti emicranici troviamo Elvis, Elizabeth Taylor, Andreotti e persino Gwyneth Paltrow. Recentemente Serena Williams, la pluricampionessa di tennis, ha raccontato della sua vita con l’emicrania e delle difficoltà incontrate nel giocare quando aveva gli attacchi più debilitanti. In particolare la Williams ha raccontato che la cosa più difficile (ed anche il motivo che la spinta a tacere a lungo sull’argomento) è stata la difficoltà di spiegare agli altri l’impatto dell’emicrania sulla sua vita e sul suo gioco. Nonostante questo, è diventata una campionessa di tennis a livello mondiale, vincitrice di 23 slam glam.
Tutti questi personaggi famosi e indiscutibilmente affermati nel loro campo hanno lottato come noi contro la Bestia ma nonostante questo sono riusciti a portare avanti il loro percorso con successo. Indubbiamente non è mai facile, ma nei momenti più bui, in cui il dolore si fa forte pensare ai loro successi ma fa dire che anche io, nel mio piccolissimo, posso farcela e non devo mollare. Sarò mica meno di Elvis o Gwyneth?
10) E’ la malattia degli intelligenti
Nonostante il nostro cervello ci remi contro ogni giorno sembra che sia speciale non solo in senso negativo. Infatti spesso gli emicranici sono soggetti che spiccano per intelligenza, estro e creatività. Non per nulla il cervello emicranico è spesso definito come un cervello che funziona troppo, è sempre iperattivo e lavora a massima velocità. Un po’ come una batteria che funziona benissimo ma che si scarica troppo velocemente.
11) Non è vero che non si migliora
Le Cefalee Primarie come l’emicrania non hanno una cura definitiva vera e propria, è vero. Ma ciò non vuol dire che non si possa stare meglio.
Negli anni sono state affinate sempre più terapie preventive (di cui ho parlato approfonditamente qui) e farmaci per gli attacchi (che ritrovi qui).
Pensa una cosa: fino agli anni Novanta ( quindi non secoli fa ) non esistevano i triptani e fino a qualche anno fa le terapie con gli anticorpi monoclonali erano un miraggio. Oggi la scienza ha fatto grandi passi avanti aiutando molti di noi a stare meglio. Certo, c’è ancora tantissimo da fare, ma il Ben di Testa è dritto davanti a noi.
Ricorda
Se hai difficoltà ad affrontare tutto questo da sola, se non sai come partire nell’individuazione dei tuoi sintomi premonitori e nella loro gestione o semplicemente desideri un supporto, ti aspetto in Coaching per il Ben di Testa.
Spero di averti dato delle informazioni che possano aiutarti a stare meglio. E se hai trovato utile questo condividilo o invia il link ad un’amica che potrebbe averne bisogno.


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