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Manuale di sopravvivenza

5 modi per recuperare le energie dopo un attacco di emicrania

Soffrire di emicrania non vuol dire solamente essere soggette a continui attacchi di dolore acuto alla testa. Una cosa spesso sottovalutata da chi ci circonda è che dopo l’attacco abbiamo bisogno dei tempi di recupero. A volte questi possono essere rapidi, perché l’attacco è stato leggero, altre sono lunghi e tortuosi. L’unica regola è che dobbiamo prenderci del tempo per recuperare le energie.

 

 

Un po’ come dopo un uragano si fa la conta dei danni e ci si organizza per sistemare i sopravvissuti, noi emicraniche dobbiamo rimettere in sesto il nostro organismo per tornare alla vita normale. Un attacco di emicrania vuol dire dolore intenso, spesso accompagnato da un corollario di sintomi associati spiacevoli quali nausea, vomito, fotofobia, afasia, ecc.. Non c’è solo il dolore da combattere. 

 

 

Per questo passata la fase più acuta prendersi il giusto tempo per recuperare le energie è necessario ed è una fase che non va trascurata o sottovalutata. Il rischio nel non rispettare i tempi di recupero è che l’attacco ritorni a farti visita.

 

 

Le 4 fasi dell’attacco di emicrania

Per capire perché è importante prendersi del tempo per recuperare le energie dopo gli attacchi, in particolare quelli più pesanti, bisogna avere ben chiaro come si svolge un attacco di emicrania. Solo così si ha l’esatta dimensione della durata (e quindi del dispendio di energie) che questo evento provoca al corpo.

 

 

L’attacco di emicrania non inizia con il dolore, ma parte molto prima ( anche molte ore prima ) quando qualcosa interrompe il normale equilibrio del nostro sistema nervoso centrale. Come approfondisco bene in “Le 4 fasi dell’emicrania: come funziona un attacco” la fase che da inizio a tutto è quella dei prodromi, segnalata da quell’insieme di sintomi premonitori che ci annunciano l’arrivo del dolore.

 

 

La seconda fase, che non tutte hanno, è quella dell’aura, la terza quella del dolore vero e proprio, l’apice della Bestia in tutto il suo splendore. Infine, la quarta ed ultima fase è quella dei postumi (o postromi) , ovvero tutta quella serie di strascichi che dobbiamo affrontare una volta che l’emicrania è stata sconfitta. 

 

E’ questo il frangente in cui, stremate dalla lotta, ci ritroviamo sfinite, peggio che dopo una maratona. In questa fase stanchezza, irritabilità e persino depressione la fanno da padrone, più rari i casi in cui le energie tornano a noi in un lampo, magari per effetto secondario dei farmaci assunti.

 

 

Come recuperare le energie dopo un attacco

 

Come puoi quindi recuperare le energie dopo un attacco? Specialmente dopo uno di quelli brutti? Ovviamente, come sempre nella nostra patologia, non c’è una ricetta universale e nemmeno una magica medicina. Per cui ciò che aiuta di più una potrebbe essere inefficace per un’altra. Quindi come sempre il primo consiglio è prova tutto, sperimenta e vedi cosa ti aiuta. Ma non mollare al primo tentativo, serve pazienza!

 

 

1) Reidratati

Ti sei mai accorta di quanto dopo un attacco e tutti i farmaci presi le labbra sono secche e bianche? E’ uno dei classici segni della disidratazione. 

Come dopo la febbre, un’influenza, il nostro corpo ha bisogno di riequilibrarsi e l’acqua è uno strumento base. 

 

Per questo nel tuo EmiKit (Se vuoi scoprire cosa c’è nel mio vai qui) non può mai mancare una bottiglietta d’acqua da riempire e tenere sempre con te ovunque vai.

 

Un consiglio? Bevi piano, anche se ti senti assetatissima. Il corpo assimila meglio se l’acqua arriva gradualmente, così andrà nei tessuti e non direttamente nella vescica!

 

 

2) Fai uno spuntino sano

So che dopo un attacco, specialmente se hai avuto nausea o vomito, è difficile pensare al cibo. Ma vedila così, se devi guidare per tante ore nella macchina ci metti la benzina, non la lasci a secco giusto? 

 

Ecco, con il nostro corpo è uguale. Se dopo aver speso tante energie (perché lì sdraiate a letto a soffrire non ci stiamo riposando, stiamo lottando) non mettiamo dentro del carburante valido recuperare le energie diventa difficile. E quando siamo stanche la possibilità di un attacco aumenta.

 

 

Ovviamente non tutto il cibo va bene… ingozzarci di nutella o svuotare il frigo alla cieca non è una valida opzione. Prediligi cibi freschi (frutta e verdura di stagione), carboidrati complessi facili da digerire (una classica fetta di pane con la marmellata o il prosciutto cotto) e in generale cose semplici e con pochi grassi. Non occorre un banchetto ma uno spuntino di ricarica!

 

 

3) Evita sforzi inutili e riposa

tipi di mal di testaLa tentazione passato il dolore è recuperare il tempo perduto. Lo so, anzi lo so benissimo. Sono la regina indiscussa del “dormire è tempo perso”… peccato che non sempre il nostro corpo è in linea con i nostri desideri.

 

Chiediti: davvero devi fare tutto della lista che ti sei certamente fatta mentre eri a letto dolorante? Il mondo crollerebbe se non ti metti in pari subito? 

 

Ci sono un sacco di cose che puoi fare quando stai bene, come pianificare i pasti della settimana e gli spuntini per il recupero o organizzare i piani B con la tua famiglia per quando stai male. Ma quando devi smaltire i postumi di un attacco e le energie stanno a zero gli sforzi superflui (anche se a volte ci sembrano assolutamente necessari) sono da accantonare. Anche fosse solo per un’ora. 

 

4) Integratori 

La stanchezza a cui devi far fronte dopo un attacco è sia fisica che mentale. Per questo recuperare le energie non è semplice come sembra e non basta stare a riposo.

Bisogna dare una mano al corpo e alla mente a rimettersi in pista. Per far questo vi sono alcuni macronutrienti utili per riequilibrare il corpo fiaccato dal dolore. Vitamine, minerali, antiossidanti sono solo alcune delle sostanze preziose che possono essere d’aiuto a recuperare.

 

Eccone alcuni esempi:

  • Probiotici, per riequilibrare la flora batterica intestinale;
  • Sali Minerali, come potassio, magnesio, rame e ferro, utili per contrastare spossatezza e affaticamento;
  • Vitamina C, aiuta a rafforzare il sistema immunitario e ad accelerare il processo di guarigione;

Tutte queste sostanze le puoi trovare negli integratori multivitaminici, nei fermenti lattici, nei ricostituenti a base di Echinacea e nella classica pappa reale (ricca di vitamine, Sali minerali e di tutti i nutrienti presenti in natura, ovvero lipidi, glucidi, proteine ed enzimi) una sorta di booster per le nostre energie.


5) Fai almeno una delle cose che ami di più

donna che osserva il mare feliceA prescindere da tutte le indicazioni mediche e scientifiche c’è una cosa che ho imparato “sul campo”, analizzando me stessa e confrontandomi con tante di noi che soffrono di emicrania. 

 

Fare ciò che amiamo, anche dopo un attacco, contribuisce a ripristinare il nostro buonumore e le nostre energie in tempi più rapidi.

 

Ovviamente se ami scalare le montagne non ti sto dicendo di partire per un’arrampicata, resta sempre valido e prioritario il consiglio al punto numero 3 (riposa)! Però tra le cose a basso impatto energetico ce ne saranno sicuro diverse che ami fare e che possono aiutarti. Da un bagno caldo, alla buona musica, a stare circondata da candele profumate o passeggiare a piedi nudi sull’erba. 

 

Prenditi il tempo per te e per recuperare.

 

Per Concludere

Dopo che l’uragano emicrania è passato recuperare le energie non è semplice come sembra. A volte può richiedere un attimo, altre una lunga dormita, altre volte occorre qualche supporto extra. Non c’è una regola valida universalmente. La cosa importante è che tu sappia tutte le strade percorribili per arrivare al traguardo senza il rischio di una ricaduta immediata.

 

Ricorda sempre di avere rispetto per il tuo corpo e per i suoi ritmi. E se hai paura che chi ti circonda non capisca questa necessità ricorda i “4 consigli per conciliare vita sociale ed emicrania“.

 

Ricorda

Se hai difficoltà ad affrontare tutto questo da sola, se non sai come partire nell’individuazione dei tuoi sintomi premonitori e nella loro gestione o semplicemente desideri un supporto, ti aspetto in Coaching per il Ben di Testa.

Spero di averti dato delle informazioni che possano aiutarti a stare meglio. E se hai trovato utile questo condividilo o invia il link ad un’amica che potrebbe averne bisogno.

2 commenti

    • Giulia

      Ciao Giuseppe, la mia scelta di parlare al femminile è data dal fatto che, purtroppo, noi donne siamo la maggioranza della popolazione emicranica. Questo ovviamente non vuol dire che non esistano uomini emicranici, anzi, purtroppo ho un paio di amici che ne soffrono molto.

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