
Sesso e mal di testa: 3 miti da sfatare
Quante volte abbiamo dovuto sorbirci le battutine sul sesso e il mal di testa? E quanto spesso ci è capitato che la “scusa” del mal di testa venisse utilizzata in modo improprio in film, serie tv, spettacoli o battute? Te lo dico io, troppe volte.
Si è abusato così tanto di questo concetto che alla lunga è passato il messaggio che il dolore alla testa spesso è uno stratagemma per evitare di fare qualunque cosa non si voglia fare. E questo ha fortemente danneggiato chi ne soffre in modo serio, cronico.
Inoltre, ed è forse la cosa peggiore, la ritrosia di fronte a questo argomento ha fatto si che molti non ne parlino nemmeno. Ne coi partner ne tantomeno con il proprio neurologo, facendo si che la cefalea associata all’attività sessuale, sia una delle cefalee meno diagnosticate (sotto l’1% si stima) ma non per questo meno presenti.
La prima cosa da fare
Secondo la “Classificazione Internazionale delle Cefalee“ (ICHD), redatto dalla International Headache Society e approvato dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) questa è una forma di Cefalea Primaria
innescata dall’attività sessuale. Inizia come un dolore bilaterale sordo con l’aumentare dell’eccitazione sessuale e diventa improvvisamente intenso all’orgasmo, in assenza di qualsiasi disturbo intracranico.
Questa particolare forma di cefalea si può sviluppare in due momenti:
Cefalea preorgasmica ( o mal di testa coitale ) = si ha quando il dolore insorge nel mezzo del rapporto e tende a peggiorare all’aumento dell’eccitazione.
Cefalea orgasmica ( o post-coitale ) = il dolore, solitamente intenso, arriva pochi istanti prima l’orgasmo e si acuisce con esso. Fortunatamente scompare in breve tempo dopo la fine del rapporto.
La prima cosa in assoluto da fare, come sempre quando si tratta del mirabolante mondo delle cefalee, è monitorarsi. Come dico sempre il primo passo per uscire dal tunnel è tenere un Diario dell’Emicrania. In questo modo potrai capire se c’è una correlazione tra i tuoi mal di testa e il sesso. ( Se non sai che diario utilizzare o come funziona leggi “Quanto è importante tenere un diario dell’emicrania?“)
Niente panico..ma non facciamo nemmeno gli struzzi
A di problemi legati a sesso e mal di testa (tanto per sfatare il mito delle donne e il mal di testa) sono prevalentemente gli uomini. In un rapporto 4 a 1 rispetto alle donne. Di solito sono ragazzi tra i 35 e i 45 anni, che soffrono già di altre forme di emicrania o cefalea da sforzo.
Prima di cadere in allarmismi, se rientri tra coloro che soffrono di questo problema o ne hai sofferto, sappi che quasi sempre è un sintomo benigno. Per quanto dolorosa, si tratta di una cefalea primaria e come tale non è espressione di un’altra patologia. Se tende a risolversi entro un’ora e non si associa ad altri disturbi (se non quelli tipicamente connessi al dolore cefalgico) non c’è nulla di cui preoccuparsi.
Però devi anche sapere che ignorarne l’esistenza e non fare nulla per tenerla sotto controllo o ridurne l’insorgenza può gravare alla lunga non solo sulla tua salute ma anche sulla qualità della tua vita e delle tue relazioni. Anche perché normalmente gli attacchi dovuti a sesso, per quanto intensi, si risolvono in pochi minuti. Ma se trascurati e associati ad altre forme di cefalea possono durare anche 72 ore.
Cefalea coitale: perché viene e come gestirla
Le cause del mal di testa durante il sesso non sono note, ma come ben sappiamo ( e poi approfondire in “Le cause del mal di testa: scopri i trigger più comuni” ) nemmeno per le altre forme di cefalea è così facile determinare i fattori scatenanti.
Tre possono essere i fattori scatenanti principali, e possono agire da soli o in accoppiata:
- ormonali ( testosterone e adrenalina )
- psicologici
- vascolari ( come l’aumento di pressione )
Vi sono poi trigger secondari che possono aggravare la situazione come:
- stanchezza
- stress
- più rapporti in rapida successione o in posizioni particolari
- obesità
Anche in questo caso la soggettività gioca un ruolo cardine.
E per questo ancora una volta il diario è lo strumento centrale per partire nel nostro percorso di raggiungimento del Ben di Testa. Solo monitorandosi è possibile individuare qual’è la componente che ha prevalso e di conseguenza come affrontarla per ridurre l’impatto della cefalea sulla propria vita.
Se l’analisi dei trigger rivela che i fattori scatenanti sono prevalentemente secondari spesso eliminando quelli e migliorando il proprio stile di vita ( abitudini legate al sonno, alla dieta, all’idratazione, ecc ), esattamente come nell’emicrania, si riduce notevolmente l’incidenza degli attacchi.
Se ciò non è possibile, o risulta inefficace, quello che si può fare, sempre seguendo i consigli del neurologo, è assumere un farmaco anti cefalea prima del rapporto. Per quanto riguarda la prevenzione i risultati migliori (circa l’80% di successo) si sono raggiunti con il propranololo, ovvero un betabloccante come ad esempio Inderal.
Attenzione: il sesso può essere un rimedio naturale
La questione sesso e mal di testa però è come sempre più complicata di quanto si pensa. Infatti, se esiste certamente qualcuno che in qualche occasione può aver addotto il mal di testa come scusa, abbiamo visto che esistono molti più cefaligici e cefaliche per i quali il sesso rappresenta un trigger.
Vi è poi una terza categoria: ovvero quella delle cefaliche (anche in questo caso la statistica sfata un altro mito) per le quali il sesso è una sorta di “rimedio naturale”. Ancora una volta la soggettività, che incide sul tipo di cefalea che ci affligge, la fa da padrona. Ed in questo caso è determinante nel rapporto tra sesso e mal di testa.
Secondo uno studio del 2013 pubblicato su Cephalgia, le endorfine rilasciate dal corpo durante un rapporto possono fungere da antidolorifico naturale alleviando ( e in certi casi eliminando ) il dolore alla testa.
Per il 60% dei pazienti emicranici coinvolti nello studio il sesso ha ridotto i sintomi del mal di testa. Percentuale scesa al 37% nel caso dei pazienti con cefalea a grappolo.
Ovviamente non viene detto che il sesso è la cura o la soluzione. E nemmeno che si possa riuscire ad avere rapporti durante qualunque tipo di attacco. Bisogna sempre tenere a mente che una delle condizioni tipiche dell’emicrania è il peggiorare col movimento. Pertanto durante una crisi acuta difficilmente si riuscirà ad avere rapporti. Durante un attacco leggero invece, si dovrebbe provare, nella speranza che le endorfine facciano il loro lavoro e ci risparmino un triptano ( o almeno una lunga attesa prima del suo effetto ).
In conclusione
Lo ripeto ancora una volta (tipo mantra della meditazione), la chance migliore che hai, che abbiamo, per combattere contro la Bestia e vincere è tenerci monitorate. Tenere un diario, imparare i trigger più comuni, capire quali incidono su di te e come affrontarli sono le premesse fondamentali per il percorso che porta al Ben di Testa. Certo, non è la magica istantanea medicina che in cuor nostro speriamo. Ma è la strategia migliore che abbiamo per non rassegnarci ad una vita a metà e fare qualcosa per migliorare la nostra vita.
Se hai difficoltà ad affrontare tutto questo da sola, se non sai come partire nell’analisi del diario, non ne hai mai avuto uno o semplicemente desideri un supporto, ti aspetto in Coaching per il Ben di Testa.
Spero di averti dato delle informazioni che possano aiutarti a stare meglio.
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