
Mal di testa continuo. Cosa fare?
Se sei avvezza all’emicrania cronica o semplicemente ti sei trovata improvvisamente proiettata in un loop di mal di testa continuo senza sapere il perché questo è l’articolo che fa per te! Che tu appartena al primo o al secondo gruppo, infatti, inevitabilmente almeno una volta sarai arrivata a chiederti “Oddio, il mio mal di testa ormai è continuo, dovrò iniziare a preoccuparmi??”.
Ecco innanzitutto, prima che vai in iperventilazione e ti scoli l’intera fiala del Lexotan sappi che il “mal di testa” è una delle patologie più diffuse tra la popolazione. Inoltre, secondo una ricerca condotta dall’università di Harvard, nel 95% dei casi dietro di esso non si nasconde nessun grave disturbo o patologia mortale. Anzi, al contrario, il mal di testa è così diffuso e ritenuto “poco grave” che spesso, anzi spessissimo, chi ne soffre all’inizio ne sottovaluta l’importanza. Infondo ce l’hanno tutti…perché dovrebbe essere qualcosa di serio e complesso da gestire?
Con questo non mi sto rimangiando il fatto che devi mettere via il Lexotan e stare tranquilla, sia chiaro. Ciò che intendo è che se inizi ad avere un mal di testa continuo prima di preoccuparti sul serio occorre prestare attenzione ad alcuni fattori. Vi sono infatti dei campanelli dall’arme che ti permettono di distinguere (in linea generale) se ciò che stai passando è solo un periodo di forte stress, combo di trigger, affaticamento, l’esordio di una vita da emicranica cronica o dietro quegli attacchi mai avuti prima c’è qualcosa di più.
Mal di testa: quando preoccuparsi davvero
Vi sono alcuni campanelli d’allarme che possono essere ricollegati a patologie più gravi e che segnalano che il mal di testa che stai sperimentando non è la patologia in se ma il sintomo di altro. Conoscerli è importante per agire tempestivamente e per non farsi prendere dal panico nel caso invece non ti trovassi davanti a “nulla più che un’emicrania”.
Fai molta attenzione a
Se soffri già di una forma di Cefalea Primaria (se non sai quali sono e come distinguerle trovi una semplice guida nel mio articolo “I diversi tipi di mal di testa: quali sono e come trattarli”) e noti un cambiamento sensibile nei tuoi attacchi. E’ cambiata l’intensità? Come se stessi vivendo il peggior mal di testa di sempre per giorni e giorni..
- Se improvvisamente appaiono altri disturbi come capogiri, febbre, problemi alla vista. E se soffri d’aura o di emicrania vestibolare nessuno di questi sintomi è simile a quelli a cui sei abituata.
- Se il dolore insorge dopo un trauma alla testa, anche se fosse qualcosa al quale all’inizio non avevi dato peso
- Se il dolore appare ricorrentemente in fase di riposo, completamente scollegato da ogni possibile fattore scatenante (Per sapere quali sono i trigger più frequenti approfondisci leggendo “Le cause del mal di testa: scopri i trigger più frequenti” )
In generale dunque se il mal di testa che ti sta colpendo è qualcosa di mai provato e completamente anomalo è bene rivolgersi al medico per eliminare ogni possibile dubbio.
L’importanza del tempismo
E’ fondamentale rivolgersi tempestivamente ad un medico se si pensa che la propria condizione celi qualcosa di più che un mal di testa perché la patologia più grave che si nasconde dietro forti emicrania è l’ictus. In comune con alcune cose tipiche dell’emicrania questo subdolissimo male ha anche formicolio al viso e agli arti, perdita della vista da un occhio, difficoltà a parlare e farci comprendere, vertigini. E con queste patologie la tempistica d’intervento è fondamentale. Basti pensare che solo grazie agli recenti sviluppi della medicina la barriera d’intervento è stata estesa alle 24 ore mentre fino a poco tempo fa era limitata a 6.
Mal di testa continuo: cosa fare una volta escluso il peggio
Una volta che hai escluso la morte imminente (e ti esorto ancora una volta a rivolgerti al medico per qualunque dubbio) e il mal di testa rimane continuo bisogna capire se sei davanti all’esordio di un problema cronico oppure è solo una fase transitoria della tua vita.
In generale c’è una cosa che devi tenere a mente sempre, soprattutto se sei nuova al mondo dell’emicrania. Se hai più di 5 attacchi al mese per più di 3 mesi consecutivi devi smettere di fare lo struzzo e prenotare una visita dal neurologo. Il neurologo, non è un mostro a tre teste che ti mangerà, non devi avere paura. E per quanto timore si possa avere ricorda che l’alternativa è la certezza del dolore.
Andare avanti di moment e di “vado a letto e poi passa” è una soluzione che può funzionare quando hai due o tre mal di testa all’anno. Ma se la cosa inizia ad essere frequente ignorare una patologia seria come la Cefalea può portare a conseguenze poco piacevoli:
- abuso di farmaci
- perdita progressiva dell’efficacia dei farmaci e rincorsa a farmaci sempre più potenti
- cefalea da rimbalzo (ovvero il mal di testa che viene a causa dell’eccesso di farmaci di cui ti parlo in “Cefalea da rimbalzo: facciamo molta attenzione” )
Sappi che non ti dico tutto questo per spaventarti, o perché ho un contratto segreto con tutti i neurologi d’Italia per mandarci quante più pazienti possibili. Te lo dico perché ci sono passata, ho ignorato l’emicrania per anni. Per poi trovarmi stremata la notte di Natale con la testa premuta sulle mattonelle del bagno della casa del nonno del mio ragazzo e il terzo Aulin (si l’Aulin!!!) che non faceva effetto per quanto ne prendessi.
Le conseguenze di ignorare il mal di testa
Secondo lo studio dell’Istituto Superiore di Sanità l’ Impatto Socio-Economico dell’emicrania in Italia il 77,4% dei pazienti non si è mai rivolto ad alcun medico per la propria emicrania.
Da ciò ne consegue che solo il 6,3% della popolazione emicranica, secondo lo studio, tratta gli attacchi in modo appropriato. Ovvero utilizzando farmaci specifici per l’attacco come i triptani per esempio, e non comuni farmaci da banco.
Non è che i triptani siano privi di controindicazioni, sia chiaro, è che molto spesso chi fa uso dei soli farmaci da banco finisce per doverne utilizzare sempre dosi maggiori. Incorrendo nelle problematiche di cui ho parlato prima. Cadendo così in un circolo vizioso che di fatto non fa altro che peggiorare l’emicrania.
Come affrontare il mal di testa continuo
Per affrontare il mal di testa continuo sono tre le mosse da fare immediatamente.
- Rivolgiti al neurologo e prenota una visita. Nessuno può darti una diagnosi e una terapia corretta se non un medico qualificato. E se il neurologo che hai trovato non ti è piaciuto o non ti ha dato fiducia? Cambialo! Provali tutti finché non ne trovi uno che ti ascolti davvero e ti aiuti ad affrontare il mal di testa continuo. Ma fatti vedere. E se non sai come trovare il neurologo giusto qui le mie dritte per imparare a riconoscere quello giusto per te.
- Tieni un diario degli attacchi. Monitorare la propria situazione è fondamentale per capire come affrontarla al meglio. In “Quanto è importante tenere un diario dell’’emicrania” ti spiego bene perché e quali opzioni ci sono. Lo so che starai pensando “eh quanta fatica…mi viene mal di testa solo a pensarci”, ma per stare meglio vale la pena faticare un po’ giusto?
- Sapere è potere. Per cui aumenta la tua consapevolezza sull’emicrania e impara a riconoscere e gestire i vari tipi di mal di testa. E su questo punto ti posso aiutare io, con la mia guida gratuita che puoi scaricare qui
Quando il mal di testa è continuo preoccuparsi è opportuno. A patto di farlo nel dovuto modo e per le dovute ragioni. Una volta escluse le possibilità più gravi ed estreme ciò che resta è la possibilità che tu stia affrontando una forma di cefalea cronica. E in questo ignorare il problema non ti aiuterà per nulla, anzi porterà nel tempo ad un peggioramento delle cose. Mentre agire con tempestività sul problema è una delle cose che favoriscono il Ben di Testa e che ti aiuteranno a mantenerlo.
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