
Emicrania Vestibolare: cos’è e come capire se ne soffri
Ti è mai capitato che insieme all’attacco di emicrania comparissero anche vertigini e sbandamenti? Non sempre forti da costringerti a terra ma decisamente più intense di un capogiro transitorio? Se è così leggi bene questo articolo perché potresti soffrire di emicrania vestibolare.
Come ti ho ben specificato in “I diversi tipi di mal di testa: quali sono e come trattarli” il regno delle cefalee è più vasto di quanto si immagini e la cosa fondamentale per cavarsela è capire di che cosa si soffre. Fondamentale ovviamente è rivolgersi al neurologo, ma anche aumentare la propria consapevolezza su quanto ci coinvolge è sempre importante.
Cos’è l’emicrania vestibolare
L’emicrania vestibolare, anche nota come Vertigine Emicranica, è stata definita da Neuhauser e Lempert nel 2001 come una condizione di vertigine episodica associata alla cefalea emicranica. E si ha dunque quando vi è una forte incidenza tra i sintomi dell’emicrania e le vertigini.
Le vertigini sono una distorsione percettiva sensoriale che altera il modo in cui percepiamo il nostro copro rispetto all’ambiente esterno. Queste sono connesse all’emicrania nel 30% dei casi in quanto vi sono specifiche interconnessioni neuronali che coinvolgono i nuclei vestibolari e in trigemino che possono attivarsi e spiegare queste influenze dirette ed indirette.
Per farla semplice e breve: spesso le infiammazioni della cervicale e del trigemino s’irradiano fino alla zona vestibolare (dall’orecchio) dove c’è la sede del nostro equilibrio. Per questo spesso emicrania e vertigini vanno a braccetto.
Ma attenzione, per avere un’emicrania vestibolare non basta qualche giramento di testa nel corso di un attacco. Perché se le vertigini possono venire in modo sporadico anche a chi soffre di cefalea tensiva e ha il collo magari molto rigido e contratto, l’emicrania vestibolare è proprio una condizione a sé in cui le vertigini sono il cardine della patologia.
Soffri di emicrania vestibolare se..
Secondo i criteri definiti dalla International Headache Society soffri di emicrania vestibolare se
hai avuto almeno 5 episodi con sintomi vestibolari d’intensità media o forte (ovvero che interrompono del tutto o quasi le tue attività quotidiane)
- gli episodi durano dai 5 minuti alle 72 ore se non trattati
- hai una diagnosi positiva per emicrania o emicrania con aura
- puoi avere attacchi di vertigini anche SENZA l’emicrania MA almeno nel 50% dei casi appare almeno una o più delle caratteristiche classiche dell’emicrania: dolore unilaterale, fotofobia, fonofobia, dolore pulsante d’intensità media o forte aggravato dall’attività fisica o aura.
Ovviamente tutto ciò vale se precedenti diagnosi non hanno già attribuito al disturbo vestibolare un’altra diagnosi sulla base di indagini specifiche. Spesso però accade che le vertigini, magari ricorrenti, siano sottovalutate quanto l’emicrania e non si riesca a dar loro una reale spiegazione, nemmeno dopo miriadi di test. Sarà per questo che vanno volentieri a braccetto con l’emicrania?
Le vertigini non sono tutte uguali
Una cosa importante nell’emicrania vestibolare è che spesso le vertigini si avvertono a prescindere dal mal di testa, pertanto esse sono il sintomo primario e occorre imparare a riconoscerle bene.
Le vertigini si caratterizzano per la sensazione che il corpo si stia spostando rispetto all’ambiente o viceversa. Ma non sono tutte uguali.
Interna = quando avvertiamo un movimento del corpo rispetto all’ambiente
Esterna = è l’ambiente che sembra muoversi
Posizionale = dovuta ai cambi di posizione della testa
Vertigine dovuta a stimoli visivi = quando il movimento di ciò che vedi o l’alternanza delle luci da la vertigine
Sintomi associati
Oltre alle vertigini nell’emicrania vestibolare potresti osservare anche altri sintomi correlati sia ad esse che all’emicrania. Insomma, la solita botta di fortuna che ci fa unire due disagi creandone uno ancora maggiore.
In particolare potresti dover affrontare:
- nausea e vomito
- acufeni
- problemi di equilibrio
- sensazione di disorientamento o confusione
- instabilità (come quando sei in barca o su un dondolo)
- sensibilità al suono (quando ti sembra di non percepire correttamente la terra che calpesti)
Ovviamente, perchè la fortuna (come negli Hunger Games) è sempre dalla nostra parte, potresti avere tutti questi sintomi senza il dolore emicranico, prima di esso, dopo di esso o meravigliosamente durante un attacco.
E quindi che si fa?
Questo è il momento in cui nei miei articoli vorrei partisse il pop-up col coro che dice “La cosa fondamentale è andare dal neurologo”.
Si, perché seguire i consigli del medico è sempre la cosa più importante da fare ed anche la base di partenza per stare meglio. E se ancora non hai trovato il neurologo giusto ti consiglio di leggere “Mal di testa e neurologo: come trovare quello giusto per te”.
Per trattare l’emicrania vestibolare possono essere indicati farmaci quali la betaistina, la levosulpiride, la diidroergotamina, la cinnarizina, il dimenindrinato e, ovviamente, i cortisonici.
Non deve mancare poi il bilanciamento dei farmaci attraverso un corretto stile di vita con il giusto approccio dietetico-nutrizionale e il sonno regolare (mai meno di 7 ore!!!). Anche le attività che favoriscono il controllo del tono neuromuscolare correlato possono aiutare: yoga, dai chi, meditazione, biofeedback, training autogeno, tecniche di rilassamento.
Insomma…tutte cose che ogni emicranica sa, ma delle quali a volte si sottovaluta l’importanza.
La rieducazione vestibolare
Una pratica che in alcuni casi può essere decisamente utile per migliorare la condizione di chi soffre di emicrania vestibolare è la rieducazione vestibolare ovvero una serie di esercizi di riequilibrio e di movimento corporeo, mirati al caso specifico, finalizzati a migliorare il controllo della postura e ad attenuare il sintomo di instabilità o di vertigini.
Con questa forma di riabilitazione non si mira a guarire dalla patologia ( se siamo davanti ad una forma di emicrania siamo comunque davanti ad una condizione che riguarda una predisposizione genetica a trasformare gli stimoli in dolore per cui il termine guarigione non è esattamente opportuno). Ciò che si vuol fare è cercare di ripristinare le funzioni alterate riprogrammando alcuni meccanismi cerebrali per ridurre l’impatto delle vertigini sulla vita di chi ne soffre. Indubbiamente un percorso interessante soprattutto se si pensa che non comporta farmaci o interventi invasivi.
In sintesi, non è detto che dietro ogni vertigine ci sia un’emicrania vestibolare, ma se noti un’abbondanza di capogiri nella tua vita, specialmente connessi agli attacchi di emicrania, è meglio parlarne col neurologo e approfondire i controlli. Come dico sempre, il miglior modo per battere la nostra nemica è conoscerla al meglio!
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2 commenti
Carlotta
Infatti,hai parlato di me e dei miei sintomi…..non avrei potuto descriverlo meglio.
Sabrina
A me l emicrania vestibolare nn è stata mai diagnosticata da un neurolo e ne ho girati parecchi ..l ultimo anke molto bravo …..poi finalmente mi sn imbattuta in un otorino Ke è anche vestibologo….e da qui finalmente tramite la visita appropriata Ke mi ha fatto attraverso vari test, mi è stato finalmente diagnosticata l emicrania vestibolare e ho potuto dare un senso a ciò Ke mi tortura da anni…