meteo mal di testa
Manuale di sopravvivenza

Perché il meteo ha effetto sul mal di testa?

Piove? Ho l’emicrania. C’è troppo caldo? Mi parte la cefalea. Vento? Che te lo dico a fare… Per chi soffre di una delle varie forme di mal di testa il meteo è uno dei trigger principali. E purtroppo uno dei più difficili da tenere sotto controllo in quanto beh, io ancora non ho scoperto come controllare il clima, non so te.

Il fatto che non possiamo controllare il meteo non vuol dire che siamo del tutto inermi di fronte a questo trigger. Come ti dico sempre più conosci qualcosa del mondo dell’emicrania e più hai possibilità di schivare gli attacchi della Bestia o essere molto più preparata ad affrontarli. E per ma questione meteo e mal di testa non c’è eccezione. 

Anzi, in questo caso i fattori scatenanti legati al clima subiscono ancora di più l’effetto soggettivo della nostra patologia. Ognuna di noi reagisce agli sbalzi della temperatura e della pressione atmosferica in modo differente. Le generalizzazioni sono quindi molto difficili ed una cosa che ti consiglio immediatamente è quella di tenere un diario dell’emicrania preciso e puntuale in cui segnare anche le condizioni del meteo al momento del “fattaccio”.

Personalmente io mi trovo bene con HeadApp, ma come ti ho spiegato in “Quanto è importante tenere un diario dell’emicrania” non tanto che diario scegli, ma tenerlo per davvero!

Perché il meteo ha effetto sul mal di testa?

meteo mal di testa bnwDiversi studi effettuati hanno mostrato che le variazioni della pressione atmosferica, responsabili dei cambiamenti climatici, possono indurre dei cambiamenti elettrici e chimici nel cervello. Questo meccanismo andrebbe ad irritare i nervi e quindi a scatenare l’emicrania.

Dalle analisi condotte si è visto un aumento dell’incidenza del mal di testa in base alle variazioni della pressione atmosferica e della forza del vento. Purtroppo però i casi di studio effettuati non hanno mai raggiunto un campione di emicranici di portata tale da dare risultati statisticamente rilevanti. 

Questo perché, purtroppo, gli studi in questo campo sono ancora pochi, lasciati in mano a piccoli gruppi di ricerca o a relativamente piccoli centri universitari.

Per questo ad oggi la medicina non ha ancora trovato una causa ufficiale che possa spiegare perché il meteo ha effetti sul mal di testa.

La motivazione sin ora più accreditata è legata ad una variazione della produzione ormonale. Con il cambio della temperatura viene stimolata una maggior produzione di cortisone, l’ormone dello stress. E contemporaneamente vi è una riduzione della produzione delle endocrine, ormone della felicità e nostro analgesico naturale.

Se ci pensi bene, in effetti, come ti raccontavo in “5 consigli per sopravvivere al mal di testa col caldo” un aumento della temperatura di 5° aumenta del 7,5% la probabilità di un attacco di emicrania.

Anemopatia: la malattia da vento

Oltre ai movimenti del barometro a noi emicraniche fanno malissimo i “movimenti” dell’aria. Che sia il vento caldo estivo (ma carico di umidità) o quello freddo invernale, c’è sempre un buon motivo per la Bestia per cavalcare Eolo e correre ad aggredirci.

Tra tutti i venti però ce ne sono alcuni che risultano più pericolosi per noi: quelli di Scirocco, Libeccio e Föhn. Che di solito concentrano la loro attività in primavera ed autunno. Stagioni che, guarda caso, sono le peggiori per molte di noi.

Quando questi vendi caldi si presentano la pressione atmosferica è generalmente bassa. La loro caratteristica è quella di essere estremamente carichi di ioni positivi e di portare quindi ad un repentino cambio dell’elettricità nell’aria. Questo avrebbe un effetto negativo sui nostri apparati endocrino, respiratorio e cardiocircolatorio ed aumenterebbe la probabilità di irritabilità, mal di testa, vertigini, ansia, stanchezza. 

La cefalea da freddo

mal di testa e ariaLa tentazione quando il meteo porta al mal di testa e quindi ci è continuamente nemico è quella di chiudersi in casa e crearsi un proprio microclima ideale. Qui però sorge un duplice problema: prima o poi dovrai uscire (e lo sbalzo termico potrebbe fare danni peggiori) e la rincorsa del fresco quando fuori è l’apocalisse del caldo umido potrebbe portarti ad incorrere nella cefalea da freddo.

Eh si, perché se da un lato rischiamo l’emicrania per il vento, per il caldo, per l’umido, se ci rifugiamo nei luoghi climatizzati artificialmente il rischio è l’eccesso di aria condizionata.

Il termine “cefalea da freddo”, così classificato ufficialmente dalla Società internazionale delle Cefalee, è il mal di testa che viene generato dal getto di aria fredda che arriva dal condizionatore ma anche dal ventilatore. E che oltre a colpire direttamente il capo, viene anche inalata. 

Per questo molte volte quando ci troviamo in un ambiente fortemente climatizzato, anche se ci copriamo per bene, l’emicrania è dietro l’angolo. Evitare di respirare aria troppo fredda in alcuni casi diventa davvero difficile.

Ovviamente di cefalea da freddo possono soffrire anche i non emicranici cronici. Chiunque, esposto ad un getto freddo può sviluppare il fastidio di un mal di testa. Ma per noi, che trasformiamo ogni stimolo esterno in dolore acuto, la possibilità è decisamente più elevata. Inoltre sappiamo benissimo che non si tratterebbe di un banale e normale mal di testa ma di uno dei nostri attacchi, da trattare con i farmaci adeguati.

Alcuni consigli pratici per la sopravvivenza

in viaggio A differenza di altri trigger, come cibi o attività particolari, è estremamente difficile evitare i fattori meteorologici. Se potessi insegnarti a controllare il meteo sarei milionaria e molto probabilmente una bella fetta delle mie emicrania sarebbero scomparse.

1)La cosa che puoi però controllare è il fattore umano legato al meteo, ovvero dove ti rifugi per evitare il super caldo.

Se soffri di emicrania i getti di aria condizionata, i ventilatori, le correnti d’aria ed in generale gli ambienti climatizzati sono nemici da evitare. Certo, d’estate, quando il caldo è torrido la situazione diventa difficile. Per questo la via da seguire è sempre quella del compromesso. Mai davanti ad un getto diretto e mai temperature polari. Meglio fare una doccia in più, rinfrescarsi con del ghiaccio (che tanto noi emicraniche abbiamo sempre a portata di mano) o bagnandosi fronte e polsi che rischiare l’ennesimo attacco e prendere la milionesima pastiglia.

2) Oltre ciò ricordati sempre di bere tanta acqua e mantenerti super idratata.

Questo è un fattore ampiamente sottovalutato ed invece importantissimo. Quasi quanto tenere il diario dell’emicrania compilato alla perfezione per poterlo rileggere (magari insieme al neurologo) e capire quali sono i peggiori fattori scatenanti per te.

3) Non potendo controllare il meteo cerca di controllare tutto il resto, a cominciare da ciò che mangi.

Ti sembrerà strano ma il fegato è particolarmente sensibile ai cambiamenti climatici e la sua funzionalità si ripercuote sulla testa. Per questo renderlo più funzionale e leggero può aiutarti a risentire meno del meteo. Evita quindi i cibi troppo grassi e abbonda di mirtilli, pesce e litri e litri di tè verde (idratazione ricordi?!). 

In fine…

Per il resto mi sento di dirti di non lasciare che la possibilità che il meteo porti al mal di testa t’impedisca di fare le attività che vuoi fare. Non lasciare che la Bestia condizioni le tue giornate impedendoti di goderti un viaggio, il successo sul lavoro, la buona cucina o una serata fuori. Analizza i fattori esterni che possono metterti a rischio, si preparata ad affrontare un eventuale attacco ma non farti fermare da questa eventualità.

Anche perché non sempre il super caldo o un vento tropicale porteranno ad un’emicrania certa! Il Ben di Testa richiede un accurato studio del contesto, un’approfondita analisi di se stesse e dei propri limiti, una dose di coraggio per superarne alcuni…e una botta di fortuna qua e là. Ma parte tutto da noi e dalla nostra volontà di non farci mettere i piedi in testa dalla Bestia.

 

Se hai trovato utile il mio pezzo clicca qui sotto sul condividi e aiutarmi a far sapere a tutti gli emicranici che migliorare si può!

5 commenti

  • Samantha

    Giusto oggi risorgo dopo una crisi atroce iniziata ieri, guarda caso cambio di pressione atmosferica in atto. Grazie, il tuo articolo capita a fagiolo!

  • Debora Mauri

    Si! Tra l’altro io non sopporto nemmeno il ventilatore tanto che preferisco il caldo anziché avere l’aria in faccia.
    Complimenti per il blog!

    • Giulia

      Si anche io odio pure il ventilatore! Infatti è sempre guerra col mio moroso che invece ci vivrebbe davanti 😅 grazie dei complimenti ☺️

  • Maria

    Grazie al tuo articolo ho avuto la conferma che le mie idee sull’emicrania causata dal caldo e dal freddo sono reali, non mi sento piu’ una malata immaginaria.

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *