
Dormire poco ma sopravvivere all’emicrania!
“Caro” Diario, è stata davvero una settimana impegnativa. Segnata in particolare dal tantissimo sonno e dalla scarsa possibilità di dormire, un cocktail micidiale per un’emicranica! In fatti dormire bene è uno dei pilastri fondamentali di chi soffre di cefalea.. Però, stranamente, non ho avuto un milione di attacchi! Anzi, finalmente sono uscita vittoriosa dalla lotta settimanale!
Lunedì: Elio va sotto i ferri
Dopo una mattinata con la testa tra le nuvole ho lasciato il varo a metà del pomeriggio per andare a casa dei miei a preparare Elio per il piccolo intervento di oggi. Ovviamente lui aveva la faccia di quello ignaro ma molto incavolato per non ricevere cibo dalla sera prima. Così mi ha accolto stile “Umana mia adorata salvami da questo luogo di sventura”… e mi ha crepato il cuore.
Una volta dal veterinario gli hanno dato le “droghe buone” come ha detto la Vet e abbiamo atteso fuori facessero effetto. Tanto per fargli compagnia ho colto l’occasione del maltempo per un’emicrania di medio livello e una bella botta da auradol. Così, tanto per sballarci assieme!
L’intervento è durato poco ed è andato bene ma il giovincello (11 anni compiuti ad apilre) non smaltiva l’anestesia e ho chiesto a mio fratello rinforzi per portarlo a casa in auto. I 400 metri in auto più epici della storia, con Elio che si è riverso a testa in giù senza forze ma rogliando caparbio contro ogni nostro tentativo di raddrizzarlo.
Una volta posizionato sulla sua nannina si è quietato e ho potuto prepararmi per la cena e per il resto della serata/nottata in sua compagnia. La nota più super positiva di tutte però è stata che dopo un millennio ho cenato di nuovo con mia nonna. Vaccinata completamente da oltre un mese, finestre aperte, distanza di due metri. Ma ci siamo godute chiacchiere e una super cotoletta delle sue. Commovente.
Martedì: se Elio non sta bene io non riesco a dormire
Meno commovente è stata la mia sveglia al mattino. Che poi sveglia si fa per dire visto che per monitorare il ragazzo ogni 3×2 aprivo gli occhi. Dalle 2 in poi ha provato a girare per il salotto, barcollando qua e là, regalandomi momenti di ansia memorabili. Che non mi sia alzata con l’emicrania mi è parso un miracolo notevole. Visto che stava abbastanza bene e si reggeva sulle zampe ho dato le istruzioni del caso e sono andata, fresca come una rosa, a lavoro.
Finita una simpaticissima giornata di lavoro sotto il diluvio universale sono andata direttamente a trovare il cane e l’ho trovato regredito allo stato larvale della sera prima. La modalità spavento ed apprensione ha preso il sopravvento. Non aveva dolore, ma improvvisamente non tentava più di alzarsi e non ne voleva sapere di mangiare (e quindi di prendere l’antibiotico).
Il veterinario mi ha detto che sarebbe passato finito il turno in ambulatorio e così è stato, alle 21 è arrivato a casa nostra dopo avermi preventivato un arrivo per le 19.30. In questi casi non ci si può nemmeno arrabbiare perché non oso immaginare quale cane o gatto sventurato l’abbia trattenuto così oltre orario. Ad ogni modo la diagnosi è stata “E’ anzianotto e per smaltire l’anestesia gli serve un po’ di fisiologica e un filo di doping di cortisone”. Ho pensato a tutte quelle volte che il cortisone mi è servito per recuperare da un’infilata di emicrania atomica… santo cortisone!
Ovviamente il tutto ha comportato una seconda notte sul divano, questa volta però senza cotoletta perché alle 21.30 abbondanti, dopo una giornata così, l’unica cosa che volevo era docciarmi e dormire!
Mercoledì: redivivo
Dopo una seconda notte sul divano mi sono svegliata cappottata, con un’emicrania strisciante e l’energia di uno zombie. In compenso Elio dava segni di ripresa abbastanza buoni.
Mentre lui faceva i primi giretti in giardino per marcare il suo territorio e ribadire al quartiere che è ancora il boss io rantolavo mezza stordita sul divano in cerca del fiato per affrontare la giornata. Dov’è la mia fisiologica? Dov’è il mio cortisone? Non c’è della droga buona per questi momenti? Ok, forse c’è ma non è il caso di mettersi a prendere anche quella roba se no adieu!
Verso le 8.30 son riuscita a dargli l’antibiotico nascosto nella mortadella e a constatare che il ritorno della fame era un grande traguardo. Poi sono andata a casa mia per collassare a letto un paio d’ore. Ovviamente, ormai che ero a casa da lavoro, la nonna ha voluto tornassi per pranzo. Con la scusa del “così controlli il cane”. E mi ha imbottito di tutto ciò che non mi ha potuto dare la sera prima.. dieta senza zuccheri scansati che arriva nonna.
Quando sono tornata a casa per una seconda ed ultima volta Elio aveva addirittura fatto le scale e inseguiva ogni briciola che si trovava in sala. Segno che era risorto.
Per recuperare io invece ho avuto bisogno di dormire anche dalle 14.30 alle 16.30. E ti dirò Diario, non è che poi fossi proprio una rosa.
Ultimamente mi sento sempre stanca, sempre assonnata. Non so se è il topriramato o il caldo arrivato all’improvviso. Ma nonostante io non mollo a sto giro barcollo parecchio.
Giovedì: acquazzoni
Possibile che ogni volta che vado in moto a medicina viene il diluvio universale? Uscita da lavoro a Casalecchio non c’era mezza nuvola. Appena giunta dalla Linda ha iniziato a tuonare e venire giù un battello d’acqua. Fortunatamente si è scaricato tutto prima di tornare ad uscire per andare a casa. E ti dirò Diario, nonostante questo tempo maledetto l’emicrania a sto giro è stata alla larga. Sarà che a pilates sta sera ci ha massacrato e sarebbe stato oltremodo lesivo aggiungere anche quel dolore?
Ad ogni modo meglio così! Anche perché dalle 21 ho potuto seguirmi la masterclass di Nejua su alcune nuove cose da imparare per migliorare ATuttaTesta.. qui non si smette mai di lavorare!
Venerdì: prenotazioni importanti
Sta notte a mezzanotte e quaranta mi sono svegliata con lo spirito della mamma di “Mamma ho perso l’aereo” quando in aeroporto grida “Kevin”. Solo che io ho gridato “vaccino”. Finalmente si è aperta la mia fascia di età e visto che non riuscivo mai a prendere la linea con l’app mi ero appisolata! Dopo qualche tentativo sono riuscita a prenotarmi per il 7 luglio. Va bene visto che parto per le ferie il 12 ma se riuscirò ad anticipare di qualche giorno è meglio, si sa mai.
Lo squilibrio del sonno, in una settimana già devastante mi ha portato ad un abbiocco perenne. Non riesco più a trovare un ritmo mattutino valido e vorrei solo andare in letargo. Peccato sia estate e si dovrebbe rifiorire!
Per fortuna però la giornata è stata leggera e, soprattutto la serata è stata segnata dal grande ritorno alla normalità dell’aperitivo con gli amici e poi cena all’Osteria del Melo. Me la sognavo di notte la loro cotoletta alla bolognese!!!
Sono arrivata a letto piena come un uovo ma felice, e (francamente sorpresa) senza emicrania! Grandissima!!!!
Sabato: finalmente estate
Oggi è stato davvero il primo giorno da “oh mio dio si schiatta dal caldo”. Che bello! Anche se pure il caldo è un fattore trigger che non devo mai sottovalutare sono un’amante di questa stagione. Se poi la giornata è dedicata ad un lunghissimo pranzo all’aperto in agriturismo per festeggiare il compleanno di un amico…che dire… top!
Coi ragazzi di Cadriano non ci si vedeva da un millennio ed è stato davvero stupendo ritrovarsi e constatare che per tutti è come non fossero passati nemmeno 5 minuti.
Quando nel tardo pomeriggio sono arrivata a casa, sono riuscita poi a lavorare al mio ultimo articolo “Rimedi naturali all’emicrania? Prova yoga e meditazione” perché… udite udite.. anche oggi nessun attacco. Nonostante la super mangiata ho bevuto un solo bicchiere di vino e, soprattutto, ho resistito alla tenerina al cioccolato optando per un umile sorbetto al caffè. Probabilmente la scelta si è rivelata azzeccata perché nonostante il caldo, la confusione e i soliti trigger che possono spuntare qua e là sono riuscita a cavarmela anche oggi. Godendomi anche una bellissima giornata.
Domenica: sempre in moto
Anche questa domenica siamo andati in moto in Raticosa e al Giogo. E al Passo del Giogo ho pure preso il patacchino che ancora non avevo!!! E anche tu Diario mi dirai, che è il patacchino? E’ l’adesivo col simbolo del passo! Ma in gergo qui si chiama così…il dettaglio è che il mio “qui” è Bologna e il Giogo sta in toscana. Quindi ovviamente il ragazzo del rifugio mi ha guardata con gli occhi sgranati come a dire “che vuole questa??”.
Anche se la giornata è stata calda, molto calda, e davvero intensa, sono arrivata a sera senza avere attacchi. Il segreto? Quando vado in moto mi idrato costantemente con il camelback! Con l’emicrania l’idratazione è fondamentale e ogni volta che vado in moto (o a fare passeggiate) riempio il mio sacchetto da 2l d’acqua e via andare! Ovviamente quando mi vedono ai semafori col tubicino di gomma che dalla schiena va verso il casco un po’ sorridono..ma quando ci sono 30° io non arrivo mai stremata!
Insomma Diario, questa settimana Emicrania 2 Giulia 5. Finalmente si segna un risultato degno di nota! E poi di dirò, se non avessi dormito da schifo due notti secondo me sarebbe andata anche meglio. Il che vuol dire che la nuova terapia sta iniziando a prendere il ritmo… ma anche che se il maltempo mi da una tregua la mia testolina riprende a funzionare. Comunque sia nulla mi ferma. E tutto è già pronto per la prossima settimana quando da giovedì sarò a spasso per le dolomiti in moto con mio babbo e mio fratello! E come una moderna Arya Stark cosa diciamo noi all’emicrania? Not today (e nemmeno tomorrow possibilmente).
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