Io che scrivo il diario dell'emicrania
"Caro" Diario

Lo stress dilaga ma tengo botta

“Caro” Diario, questa settimana è stata decisamente ricca di stress. Il motivo? Non il solito lavoro logorante, ma il ricovero in ospedale di mia nonna Ione. La roccia della famiglia. Tutto è bene quel che finisce bene, ma i momenti di tensione ( e il conseguente rischio di un attacco di emicrania) non sono mancati.

Lunedì: S.o.s nonna

Sembrava un lunedì come un altro, con la voglia di riprendere a lavorare che striscia sotto i piedi. Invece alle 8, mentre attraversavo la strada puntando all’ufficio, sento vibrare il telefono. Una chiamata ad orari non standard non è mai presagio di buone notizie. Infatti era mia madre che mi comunicava che la nonna Ione era appena stata portata all’ospedale per forte fibrillazione e insufficienza respiratoria. 

Diario, tu sai che la mia nonna è super forte, e sono sicura che si rimetterà. Ma ora è da sola, in ospedale, nel contesto della pandemia da Covid. Insomma, i motivi per preoccuparmi e caricarmi di stress sono più di uno adesso. Infatti ho passato tutta la giornata in una specie di trans, senza capire bene che facevo o perché. Riuscivo a pensare solo ad una cosa: che a causa della zona rossa non la vedevo da mesi.

Martedì: kawiiiiiii, kawaiiiiiii

Ieri sera ci hanno detto che la nonna starà ricoverata qualche giorno, ma che sta meglio. Per questo oggi sono un po’ più serena. A rallegrarmi ci ha pensato anche un nuovo collega che mi ha insegnato il termine giapponese Kawaii. A parte il suono, che mi diverte di per sé, questa parola corrisponde alle faccine sorridenti che sembrano spuntare su qualunque cosa provenga dal Giappone. Ho già trovato un pupazzo ad avocado con faccina che aspetta solo di essere stritolato da me!!

spronellaAd allentare lo stress oggi è poi venuta in mio soccorso anche la lezione di fitboxe misto funzionale del martedì. La Giorgia ci ha letteralmente massacrato ed io, che sono la più “piccola” del gruppo esco sempre più devastata delle altre. E’ proprio vero che sono un catorcino! Fortuna che Simo mi ha regalato una nuova spronella, la sfoglia è un terreno su cui sono molto più forte che nel fitness!

Mercoledì: vola, colomba al cioccolato, vola

Negli ultimi due giorni mi sarei aspettata un po’ di emicrania da stress. Invece, forse perché mi sono concentrata su qualche routine positiva, non è mai arrivata. Ovviamente ha voluto compensare oggi, approfittando del primo accenno di tempo variabile. E’ durata poco ed era leggera, almeno quello.

La giornata però è stata subito rischiarata dal ritiro delle colombe artigianali. Sono dello stesso super pasticcere da cui avevo preso i panettoni al cacao che sono durati mezzo minuto, quindi promettono benissimo. Unico difetto? Che ho dovuto portare quasi tre kg di colombe (più borsa e portapranzo) fino alla macchina. Già il fitboxe di ieri mi aveva provato, questa è stata la mazzata finale. Infatti quando a merenda cercavo di tagliare la pera mi tremavano le mani.. ribadisco, sono una pippa!

Giovedì: nonna filosofica

Essendo riusciti a far avere alla nonna un telefonino in questi pomeriggi riesco a parlare con lei per qualche minuto. Oggi era particolarmente loquace, cosa ottima per la sua salute, meno per la batteria del telefono che non si sa se riuscirà a ricaricare. Ci ha tenuto a farmi una lezione di filosofia sul fatto che non ci possiamo preoccupare di ciò che non possiamo controllare. Possiamo solo affrontarlo al meglio. Con lei finisce sempre così, io la chiamo con l’idea di rasserenarla e distrarla e finisce che è lei a rasserenare me, mostrando ancora una volta la sua incredibile tenacia. Mia nonna è un carro armato.

tette della monacaIl plus della giornata me lo ha dato poi Simo, che mi ha portato a casa un dolcino che gli avevano dato in ufficio: le tette della monaca. Dire che era sublime è poco. Tant’è che non ho nemmeno avuto tempo di fare una foto al ripieno cremoso tanto era la voglia di divorarla.

Su Diario, lo so, era zucchero. Tanto zucchero. Ma quando vivo periodi così ricchi di stress evitare proprio tutti tutti gli sgarri mi riesce più difficile. Abbi pazienza e non fare brontolare la mia coscienza, al massimo la svegliamo se mi viene l’emicrania. Così potrà dirmi “te lo avevo detto”.

Venerdì: stress da Covid

Sempre in tema di zuccheri oggi a pranzo al posto del caffè abbiamo preso un gelato. Coi colleghi siamo usciti per due passi al sole e ci siamo ritrovati davanti una gelateria… come resistere? Il primo gelato della stagione ha sempre un sapore migliore. E aiuta a cancellare i malumori dell’ultima giornata di lavoro prima del weekend.

gelatoPeccato che il gelato ha un effetto limitato nel tempo e quando ho sentito mia madre nel pomeriggio ogni endorfina da lui rilasciata era ormai svanita. I medici hanno comunicato ai miei che la nonna uscirà domani pomeriggio ma, che dovrà stare in isolamento perché lunedì è stata qualche ora a contatto con una persona rivelatasi positiva. I suoi tamponi sono sempre stati negativi per cui pare essere un mero scrupolo, ma perché non dircelo subito? Sul momento la cosa mi ha fatto tirare due urli poco eleganti nel mezzo dell’ipercop. Poi ho ripensato alla filosofia della nonna e mi son detta che tanto, anche sapendolo prima, non sarebbe potuto cambiare nulla e non avremmo potuto farci molto.

Arrivata a casa, quando ancora l’umore non era sereno e l’affanno per la spesa in un luogo decisamente troppo affollato mi pesava, ho temuto la partenza di un attacco. Il fiato era corto e la testa confusa. Fortunatamente qualche respiro e alcune tecniche per rilassarmi mi hanno aiutato. Ma forse, dopo tutto, il contributo maggiore al mio ritrovato Ben di Testa lo ha dato Simo, che ha proposto di ordinare una valanga di sushi.

Sabato: torna a casa nonna

Questa mattina ho cercato di concentrarmi su tutte le cose che dovevo fare, ma non ero molto connessa. Bastava una mosca che mi sconnettevo con aria basita. Mi scoccia non essere concentrata quando vorrei (e quando ho tempo per esserlo) ma la mattinata era partita con una leggera emicrania e poi recuperare è fatica. Anche se passa in fretta il dolore, soprattutto quando si tratta di un attacco dovuto a fattori climatici, poi recuperare lucidità è più difficile.

Alle cinque son poi andata dai miei, per aiutarli con il rientro della nonna. Papà, che si opererà lunedì per la cataratta, è un po’ agitato per sé e per sua mamma, per cui l’opera di distrazione e stordimento con tutti i miei racconti è stata necessaria. Quando, con un’ora di ritardo è giunta nonna portata da due operatori del 118 abbiamo tutti tirato un sospirone di sollievo. Anche se ha qualche problema a muoversi da sola, causato da 5 giorni a letto, sta bene, è lucida e reattiva. Tanto che mi ha subito redarguito quando l’ho minacciata di farle una foto mentre era insalamata sulla barella e coi capelli sparati per aria che nemmeno Einstein!

carbonaraUna volta posizionata a letto (per oggi meglio non farle fare troppa roba) ho aiutato i miei a organizzare le medicine (la mia specialità assoluta) e le nuove routine del protocollo di isolamento. Alla fine ha la sua camera, grande e arieggiata, e il suo bagno. E soprattutto, spero che i sintomi non decidano di saltare fuori dopo 6 giorni di tamponi negativi!

La cosa buona però è che la nonna è a casa, ancora dotata di tutta la sua grinta. A si, e anche che Simone sta sera mi ha coccolata con una carbonara fantastica!

Domenica: aperipranzo e polpette

Il cambio d’ora, stranamente, non ha inciso sulla mia emicrania. Sarà perché mi sono svegliata comunque alle 8, ergo le 7? Possibile. Ma ciò che importa è che non ho avuto nessun attacco mattutino. Così sono riuscita a lavorare ad ATuttaTesta e ad un super densissimo pezzo che ho in mente. Quando si è nel modo del Ben di Testa è meglio approfittarne.

A pranzo mi sono lasciata andare ad un aperitivo prima di preparare le polpette secondo la ricetta della mia mamma. Visto quanto abbiamo mangiato all’aperitivo casalingo però le polpette sono state surgelate e rimandate a domani. Anche perché lo sai Diario che la domenica sera c’è la pizza, cascasse il mondo.

Dopo qualche altra ora di lavoro sono andata a rivedere la nonna e l’ho vista abbastanza in forma. Piccoli passi ma si procede. Vista la settimana intensa non posso che essere contenta della sua conclusione.

Insomma Diario la settimana è stata piuttosto carica di stress. Ma nonostante questo si è conclusa con un Emicrania 2 Giulia 5.. e i due goal della Bestia sono stati piuttosto leggeri quindi c’è da essere contenta. Ancora una volta mi fa strano che la settimana in cui il mio articolo della domenica verteva sullo stress si sia rivelata così densa di eventi stressanti. E dire che il mio calendario editoriale l’ho fatto a inizio anno… sarò mica diventata veggente?

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