Io che scrivo il diario dell'emicrania
"Caro" Diario

Una settimana davvero dura da superare

“Caro” Diario, questa settimana non è andata bene. Per nulla. Sono decisamente preoccupata di una ricaduta nonostante le monoclonali. Certo, è presto per dirlo e probabilmente molto di quanto accaduto è dato dal tanto stress di questa settimana però ecco, speravo davvero andassero meglio le cose.

Lunedì: traffico mattutino

Se il buon giorno si vede dal mattino, questa settimana è iniziata davvero col piede sbagliato. Sta notte ho di nuovo avuto qualche dolore all’addome e sta mattina, causa lavori stradali, ci ho messo quasi il doppio del tempo per andare a lavoro. E’ possibile che la bazzanese debba essere rifatta ogni 2 anni??? Ed è possibile che io la debba prendere ogni volta che vado a lavoro da 6 anni a questa parte? Propongo un elicottero Uber che mi porta in ufficio sorvolando il casino, pratico e, soprattutto, sicuramente economico!

Martedì: attacco inaspettato

attacco di emicraniaOggi ho avuto un leggero attacco verso le 12.40. Avevo fatto merenda, avevo preso il caffè… cosa può essere stato? Riflettendoci bene e riguardando anche il diario della scorsa settimana mi sono resa conto che due attacchi sono arrivati circa un’ora dopo che avevo mangiato una banana. Per me questo frutto non è mai stato un trigger ma, esattamente come le scale di Harry Potter, ai trigger piace cambiare. Per cui per ora cerco di eliminarle dal mio pacchetto-merenda mattutino e vediamo coma va. Speriamo non sia colpa loro perché mi piacciono molto e, soprattutto, sono uno dei pochi frutti che si possono mangiare in ufficio senza il rischio di sporcare mezzo mondo.

Mercoledì: l’elastico

Oggi sono disfatta. Ieri sera l’allenamento è stato veramente duro. Pensa che abbiamo usato l’elastico. Si, quello che io mi stringo in testa per darmi sollievo quando ho gli attacchi peggiori. Ecco, proprio quell’elastico è in realtà uno strumento di tortura che ti fa fare tanta fatica in più quando fai gli esercizi. Ma siamo matti???… Andando a sera poi ci si è messa anche la Bestia, che è tornata a darmi fastidio al rientro dal lavoro. E per aggiungere dolo a tutta la situazione dalle 17.30 circa il mio dolore addominale ha ripreso a farsi vivo. Tanto che mi sono autodiagnosticata l’appendicite perché parte dall’ombelico e si estende al fianco destro. Ovviamente Simone si è arrabbiato perché non posso farmi diagnosi tramite google, è stupido. In realtà lo so che ha ragiona ma sta sera il non sapere che ho mi ha fatto davvero svalvolare.

Giovedì: dolore

Visto che ieri sono stata redarguita da Simo oggi sono uscita prima al mattino per passare dal dottore. Il sant’uomo mi ha visitato, premuto in varie zone, fatto fare colpi di tosse e movimenti vari e poi ha sentenziato che si tratta di una mega contrattura a livello addominale. E’ chiaro ed evidente che sono anziana e non ho il fisico. La cosa tragica è che non mi sono fatta male con l’allenamento, cosa che potrebbe pure capitare, la causa più probabile è quella legata al mio contorcermi quando cerco di sfuggire al solletico! Ovviamente questa ipotesi al dottore non l’ho detta, ne va della mia dignità..per lui è meglio credermi una persona non troppo atletica ma che almeno prova a stare in forma. La realtà è una brutta bestia a volte. E a proposito di Bestia, dopo cotanto esordio di giornata non poteva mancare una visita da parte dell’emicrania all’ora di pranzo. E’ arrivata così forte e all’improvviso che non ho sentito i sintomi premonitori classici, così ho preso un difmetre e sperato nel meglio. Purtroppo, a parte fermare l’escalation, non ha fatto molto e sono dovuta correre a casa per rintanarmi nel letto fino alle 18.30 con elastico in testa e ghiaccio. Proprio una giornata favolosa.

Venerdì: piantine

simo pianta piantineDa oggi ho la casa piena di piantine in modalità serra. Simone ieri sera, approfittando del mio essere inerme, ha avviato un nuovo progetto che comporta l’avere vasetti chiusi in sacchetti-serra sparsi sul piano della cucina. Ci sono anche due dischetti struccanti dentro una scatolina di plastica… ho paura ad indagare oltre. Del resto oggi il mio obiettivo è stato quello di non stressarmi per cercare di evitare l’ennesimo attacco. Nonostante a lavoro ce l’abbiano messa tutta per farmi inferocire sono riuscita ad arrivare a sera sana, e salva.

Sabato: mare

al mare con gli amiciLa mattina è iniziata alle 7.38 con Simo che nel sonno urla e mi sveglia di soprassalto. Lui ovviamente non si è accorto di nulla ed è tornato a ronfare fino alle 10, io invece mi sono alzata, ho preso la fascia e un auradol e mi sono andata a piazzare sul divano. Se il mio sonno è disturbato l’emicrania è praticamente certa. Ed oggi non ne ho mezza di soffrire perché finalmente andiamo a mangiare al mare! Diario credo sia da ottobre che non andavo al ristorante, son commossa. Arrivare al mare col sole e l’odore di salsedine è stato inebriante. Abbiamo mangiato del pesce divino in un ristorante sulla spiaggia poco prima di Riccione. Ottimo vino, ottimo cibo e la compagnia degli amici di sempre. E’ stato bello tornare per un giorno quasi alla normalità e dimenticarsi che da domani saremo nuovamente arancioni e confinati in casa.

Domenica: chiudere la settimana coi lavori di casa

Quanto odio i lavori di casa?? Credo che solo mia madre li odi quanto me. E’ quindi un fattore genetico direi. Visto che durante la settimana son stata spesso male e ieri siamo andati al mare oggi mi è toccato recuperare. Tra l’altro ho dovuto persino impastare il pane perché l’abbiamo finito. Fortuna sta sera si mangia la pizza e ho tutto il tempo di farlo lievitare fino a domani. La nota positiva è che, nonostante le rotture di scatole dei lavori di cassa, oggi la Bestia è stata a cuccia.

 

Insomma Diario sono preoccupata. La settimana si chiude, per la prima volta dopo tanto tempo, con un Emicrania 4 Giulia 3. Negli ultimi 3 mesi ho avuto una media di 7 emicrania al mese, questa settimana ho recuperato l’arretrato pare. Spero davvero sia solo una parentesi, temo tanto il tornare a star male. Nonostante questo però sono riuscita a ritagliarmi attimi di felicità anche in questa settimana tempestosa. Questa è la cosa più importante.

 

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