dieta chetogenica ed emcirania
Alimentazione

Dieta chetogenica ed emicrania

Non so se te ne sei accorta anche tu ma ultimamente si parla sempre più spesso di dieta chetogenica. Articoli, post e persino app che consigliano i menù settimanali e ti organizzano la spesa. Indubbiamente al momento è la dieta più “di moda” per perdere peso. Ma questo regime alimentare non è solo un modo per rimuovere i chili in eccesso. Per noi emicranici può essere anche una valida terapia preventiva nella riduzione degli attacchi.

Come ti ho già raccontato in altre occasioni i trattamenti preventivi per l’emicrania sono molteplici, per lo più farmacologici. Ogni emicranico però è storia a sé e pertanto ciò che aiuta me potrebbe essere inutile per te, e viceversa. La cosa più importante in assoluto è monitorarsi e tentare sempre nuove vie per trovare il Ben di Testa. Tra le strade che non implicano medicine, un recente studio pubblicato sull’European Journal of Neurology indica la dieta chetogenica come quella che porta ai risultati migliori.

Questa dieta si basa su principi scientifici ben fondati e molto precisi pertanto non può essere seguita da chiunque e, ugualmente importante, va fatta solo sotto controllo di uno specialista.

 

ripartizione dieta chetogenicaLa prima volta che si è parlato di dieta chetogenica era il 1921, ben 100 anni fa , e i medici la utilizzavano per trattare le forme farmaco-resistenti dell’epilessia o l’epilessia nei bambini. Questo regime alimentare si basa su un basso contenuto di calorie suddivise circa tra un 10% di carboidrati, un 15-25% di proteine e il restante di grassi. L’assunzione elevata di grassi a fronte di una drastica riduzione di zuccheri (tra cui i carboidrati) induce la formazione dei cosiddetti corpi chetonici. Questi sono una fonte di energia che di solito viene innescata col digiuno per redistribuire l’energia in particolare a livello muscolare, cerebrale e cardiaco.

Perché serve uno specialista?

Come avrai capito equilibrare bene tutti i componenti del pasto affinché si vada in chetosi e al contempo non si finisca denutriti non è semplice. Inoltre non devi dimenticare che uno dei pilastri dell’emicrania è che è tutto soggettivo! Pertanto approcciarci ad una dieta tanto complessa quanto utile, necessita per forza il supporto di uno specialista (tra i neurologi che più si sono affermati in questo settore c’è il dottor Cherubino Di Lorenzo),

In particolare gli ostacoli che non si possono affrontare da soli sono essenzialmente 3:
  • vi sono diversi tipi di dieta chetogenica (chetogenica iperlipidica, iperproteica, normoproteica, ipoproteica) e non tutti sono adatti per ogni individuo, anzi, potrebbe anche essere che questa dieta non faccia per te in nessun caso.
  • i nutrienti vanno distribuiti e calcolati in modo differente dai normali piani alimentari e il fai da te non è certamente un’opzione.
  • anche se esistono casi di bambini epilettici che hanno continuato a seguire la dieta chetogenica anche da adulti, arrivando a 20 anni di questo regime alimentare, di norma la chetogenica non può essere utilizzata in eterno. Dopo un periodo prolungato di chetosi uscire da questa condizione senza perderne i benefici non è un percorso senza ostacoli. Il Dottor Maurizio Fadda, Dietista Clinico della S.C. Dietetica e Nutrizione Clinica della Città della Salute di Torino, ha recentemente affermato che (come per tutte le diete) non c’è un vero e proprio protocollo d’uscita. Di solito si reintroducono gradualmente i carboidrati, cominciando da pane e pasta integrale e poi la frutta. Ma si può anche provare a alternare periodi di cheto a ad una dieta bilanciata non chetogenica per rieducare l’organismo.

Una dieta anti emicrania

emicrania e farmaciLa dieta chetogenica non è solo la moda del momento. Da anni si è capito che può avere forti effetti su chi soffre di emicrania. In particolare su chi è cronico e refrattario alle normali cure preventive. Secondo gli studi la produzione dei corpi chetonici agirebbe sulla neuroeccitabilità del cervello emicranico, riducendola. Sapendo che il nostro cervello è iperattivo ma anche molto propenso a scaricarsi in fretta e lasciar libera la Bestia, questa è dunque un’ottima soluzione per gli emicranici.

Inizialmente era utilizzata solo su emicranici obesi, in quanto la riduzione di peso era vista come primaria per il calo degli attacchi. Uno studio pubblicato sull’European Journal of Neurology ha descritto l’effetto della dieta chetogenica in 96 pazienti affette da emicrania che si sono rivolte a uno specialista per perdere perso. Metà di queste donne venne trattata con la chetogenica e l’altra metà con una normale dieta. Entrambi i gruppi hanno avuto risultati in termini di diminuzione di peso e riduzione degli attacchi ma il gruppo che è andato in chetosi ha mostrato un miglioramento immediato e più marcato.

Come si spiega tutto ciò? Pare che un effetto della chetogenica sia quello di regolare l’equilibrio dei neurotrasmettitori eccitatori e inibitori. E sapendo che noi emicranici abbiamo un cervello iper eccitabile e super reattivo agli stimoli è facile intuire come qualcosa che lo renda meno bravo nel trasformare ogni evento in dolore è ampiamente apprezzato.

Com’è fatta una dieta chetogenica?

verdura per dieta chetogenicaCome ti ho già ribadito più e più volte questa è una dieta che non si può affrontare senza un aiuto esperto, è una vera e propria rivoluzione nel modo di alimentarsi per cui il fai da te è non solo sconsigliato, ma pericoloso. 

Ma chi si approccia per le prime volte a questo stile alimentare però si chiede giustamente a cosa si va incontro, leggi anche “a quali prelibatezze dovrò rinunciare in nome della salute?”. In generale le linee guida sono le seguenti:

Carboidrati: i pochi carbs concessi dovrebbero essere per lo più integrali, in quanto evitano i picchi glicemici e riducendo il senso di fame. Tra tutti l’avena è la più consigliata.

Proteine: via libera a tutto ciò che è proteico, sia animale che vegetale. Meglio però assumere in maniera minore rispetto al resto i latticini.

Grassi: quelli buoni si trovano nell’olio extravergine d’oliva e nella frutta secca.

Verdure: via libera secondo le quantità consigliate ad ognuno. Sono veramente vietate solo barbabietole, patate e carote cotte (in quanto molto ricche di zuccheri)

Acqua: essendo emicranica saprai già che l’acqua è fondamentale per ridurre il numero di attacchi. Per chi segue una dieta chetogenica lo è ancora di più: i 2 litri d’acqua al giorno non possono mancare. Magari durante il giorno si può integrare l’apporto di liquidi con tisane a base di camomilla, melissa e finocchio che hanno un potere detossinante e aiutano la digestione. Ovviamente senza aggiungere zucchero!

Non è una dieta solo per emicranici

La dieta chetogenica, oltre a rappresentare una valida strada alimentare per coloro che vogliono dimagrire o avere meno attacchi di emicrania (o entrambe le cose) è utile in presenza di molte altre patologie. Si è visto che questo regime alimentare influenza il metabolismo cellulare dei tessuti nervosi, questo ha effetti positivi su molte patologie neurologiche quali epilessia, Alzheimer, Parkinson, tumori cerebrali, disturbi del sonno, SLA. Le ricerche dimostrano che la dieta è un’importante aspetto del processo di cura quando si affrontano malattie del sistema nervoso in quanto riequilibrio della disponibilità bioenergetica delle cellule nervose previene il decadimento dei neuroni.

Insomma, indubbiamente la dieta chetogenica non è la panacea per tutti i mali e non da a tutti i risultati sperati. Però è un punto importante da tenere a mente tra le tante prove che noi emicranici facciamo pur di migliorare la nostra condizione. Inoltre, per quanto difficile sia, se seguiti adeguatamente riduce la possibilità di effetti avversi e ci offre la possibilità di un miglioramento senza aumentare il numero di farmaci quotidiani ingeriti. Per noi che cerchiamo assiduamente il Ben di Testa è un ottima notizia.

 

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