Novembre è sempre un mese orrendo per l’emicrania

“Caro” Diario, questo novembre è decisamente partito da schifo. Ok, lo so, i risultati delle monoclonali si dovrebbero vedere dopo 10 giorni quindi diciamo da domenica in poi, però intanto si sta mettendo male come l’anno scorso. Ovvero quando novembre è finito con 21 attacchi e il neurologo mi ha dato 10 giorni di cortisone per bloccare l’emicrania continua. Speriamo questa volta vada diversamente perchè non sono giorni allegri a prescindere e non gradirei passarli sempre con l’aggravio della testa penzolante!

Lunedì: è tutto intorno a te

Tempo fa c’era una pubblicità in cui Megan Gale (allora giovane e famosa) andava in giro a dire “è tutto in torno a te” riferendosi alla telefonia mobile. Oggi ripensavo a quella frase e al senso di accerchiamento che sto provando in questi giorni a causa del Covid. Se a marzo, complice anche lo smartwork, lo sentivo come un pericolo grave ma distante, oggi mi sento sempre più avvolta dall’ansia da prossimità al nemico. Ogni giorno scopro un collega, un vicino, un conoscente, un amico in lista per il tampone e spero con tutta me stessa che sia negativo, per lui e per me. Il problema è che mi dovrò abituare a questa sensazione. E’ triste, ma me lo ripetono tutti e mi dovrò convincere. Pare che per ora sia la nuova normalità. Peccato che al mio cervello la cosa non piaccia e mi porti a far riaffiorare tutte le ansie che con mille tecniche (e difficoltà) tengo a bada. Almeno oggi niente Bestia. Una nota positiva c’è.

Martedì: novembre brutta bestia

Speravo che oggi, ad una settimana dalla prima puntura delle monoclonali si iniziasse a vedere qualche segno della loro presenza e invece ancora nulla. A parte la stitichezza (che ho letto essere la controindicazione che colpisce quasi tutti quelli che fanno questa terapia) non ho notato problematiche ma, purtroppo, ancora nemmeno miglioramenti. Il neurologo ha detto che prima di 10 giorni non ci saranno risultati per cui attendo con pazienza l’arrivo del weekend. Anche se ti confesso Diario di aver paura. L’anno scorso novembre è stato il peggior mese dell’anno, con 21 attacchi che mi hanno portato a 10 giorni di cortisone per riuscire a smettere di stare male continuamente. Speriamo non vada così sto mese. Intanto sta sera ho avuto una piccola aggressione della Bestia dopo cena. Forse sono stati i troppi saltelli durante Fitboxe? Mi modero sempre nella parte “saltata” ma chissà..

Mercoledì: come i Power Rangers

Sta mattina è partita in salita, con un auradol appena giunta in ufficio. Purtroppo lo stress di queste giornate si fa sentire e, nonostante la mia buona volontà, non è facile tener botta. Rientrando da lavoro pensavo a quando da piccola guardavo il telefilm dei Power Rangers e ricordavo che la sigla cantilenava i loro nomi e i loro colori. Oggi eravamo in attesa dei nostri colori e dei nostri nuovi “poteri”. Giallo, Arancio, Rosso… ma tutti uniti non facciamo il grande e potente Megazor, invincibile robot. Ed è un peccato visto i tempi bui che corrono. Sempre in tema di colori, per sconfiggere l’ansia da giornataccia in balia dell’attesa avevo pure messo le mutande natalizie. Tutto ciò che riguarda il Natale mi calma e visto che Simo ancora non mi fa arredare casa (cosa che numerosi studi dicono sia terapeutico!) ho deciso di arredare me stessa 🙂 Non ha funzionato per l’emicrania ma almeno ero meno di cattivo umore!

Giovedì: tris

Oh, che bella giornata marrone! Ma proprio marrone intenso! Ho avuto ben 3 attacchi di emicrania a ripetizione, come nelle migliori giornate. Novembre si conferma un bel mese. Il primo è partito a lavoro, durante un appuntamento con una cliente che mi chiedeva “ma perché tu hai sempre l’emicrania?”. Eh, cara signora, vorrei saperlo pure io il perché. Però se mi date tregua un secondo m’impasticco un attimo. Purtroppo sono arrivata tardi alle medicine e nemmeno il difmetrè effervescente è stato utile. Dopo un primo momento in cui sembravo stare meglio dopo pranzo la Bestia si è rafforzata, con tanto di nausea e fotofobia. Pertanto ho salutato capa e colleghi e sono strisciata verso casa con la benedizione di una tangenziale deserta. Nel tardo pome dovevo andare dai miei per portare Elio dal veterinario, nei pochi minuti di attesa la maledetta si è fatta di nuovo viva e ho preso una seconda pastiglia. Sarà stato tutto l’ossigeno libero che ho potuto respirare nei 300m sgombri tra casa e il veterinario? Ovviamente però il divertimento non era finito e poco prima di cena è partito il terzo rimbalzo. Probabilmente per i farmaci presi prima o perché non si era sfogata abbastanza. Questa volta sono riuscita a prendere in tempo l’auradol cambiando medicina e spezzando il circolo. Almeno quello. Però che fatica!

Venerdì: Postumi

Oggi a lavoro mi sono trascinata per inerzia solo perché il venerdì di assenza è sempre un problema. Avevo ancora i postumi dei farmaci ovvero spossatezza, formicolio alle mani e irritabilità. Ok, c’è chi dice che io sono spesso facilmente irritabile, ma io sostengo sia colpa delle medicine… vuoi osare dire il contrario????

Ovviamente la fortuna è cieca ma la sfiga ci vede benissimo per cui oggi i clienti chiamavano a ripetizione ed erano tutti agitatissimi. Alla pausa caffè ho dovuto sgarrare con una sfogliata crema e mandorle. Poteva infierire sulla mia testa ma mi serviva per l’anima! Per fortuna non ha dato controindicazioni. Almeno sul momento, la Bestia oggi, anche se super leggera, si è presentata alle 18.15, poco prima di pilates. Fortunatamente non era pesante e non mi ha impedito di allenarmi in remoto. Lo sport aiuta il buonumore e anche a migliorare la salute per cui non posso certo mollare solo perché siamo chiusi in casa!

Sabato: FFP2 is the new Borsa di Vuitton

E’ arrivato finalmente il pacco delle super mascherine FFP2 che Simo ha ordinato un mese fa ad un prezzo bazzissima. Ci han messo un secolo ma almeno non abbiamo dovuto vendere un rene per averle. Mentre quando ero al liceo il must have della mia generazione era la borsa di Luis Vuitton, che tutte bramavano come fosse il santo Graal, oggi il lusso si misura in FFP2. E visto che di LV originali non ne ho viste nemmeno l’ombra oggi mi sbizzarrisco con le mascherine e giro protetta come un palombaro che sfida gli squali. E oggi mi ci è voluta tutta la protezione possibile quando sono andata a caccia di decorazioni natalizie all’Ikea. La regola del metro di distanza è impossibile da mantenere e se non avessi avuto quella mascherina sarei schizzata fuori in 30 secondi! Invece ho fatto incetta di nuovi dettagli natalizi per l’albero e la casa…non vedo l’ora di poterli usare!!!

Domenica: banana bread

Sta mattina avrei voluto andare a fare colazione in un posto in centro che mi ha consigliato un’amica. Ma l’idea di uscire di casa e sfidare il mondo (e la mia glicemia) non mi è sembrata il massimo visto com’è partito novembre. Così mi sono detta “porta la pasticceria a casa tua!”. Mi sono quindi preparata un fantastico banana bread con noci e uvetta. Ho perfezionato una ricetta che già conoscevo arricchendola con alcuni tocchi e correggendo la questione “zucchero bianco” e devo dire che sono molto soddisfatta (la ricetta la manderò nella prossima newsletter di ATuttaTesta). Ed è stato un bene avere un dolce confort-food accanto a me per la giornata perché anche sta mattina ho avuto un attacco e ho davvero paura di non vedere iniziare gli effetti benefici della nuova terapia. Ma i dolci aiutano l’ottimismo, come la pizza serale, così concludo la domenica con un sorriso e con la consapevolezza che mi aspettano solo due giorni e mezzo di lavoro e poi un po’ di ferie per cui all’orizzonte c’è un po’ di sereno. Dita incrociate!

Insomma Diario, sto provando a combattere l’ansia da “nulla mi potrà aiutare” con tutta me stessa. Nonostante sono partita con un Emicrania 6 Giulia 1 sono convinta che alla fine avrò la meglio su sta cavolo di Bestia maledetta. Anche se novembre è sempre uno scoglio duro da affrontare devo essere ottimista. Male che vada alla fine c’è dicembre a lenire ogni male con i suoi favolosi Oh Oh Oh. 

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