aura
Manuale di sopravvivenza

Emicrania con aura: disturbi visivi e non solo

Tra le forme di Cefalea Primaria ce n’è una le cui caratteristiche non si limitano al dolore localizzato in una o più zone. Se si è davvero fortunati, nel pacchetto dell’emicrania si è ottenuto il bonus “aura”! Ovvero una serie di sintomi neurologici transitori di tipo visivo, sensitivo o motorio che crescono gradualmente durante l’attacco. La buona notizia? Mediamente durano 10-15 minuti e, soprattutto, sono completamente reversibili.

E’ importante sottolineare la loro reversibilità in quanto le prime volte che appaiono possono essere maledettamente spaventosi! Se non si sa cosa si sta vivendo, si può addirittura pensare di essere dinnanzi ad un attacco ischemico.

Sfortunatamente gli attacchi d’aura si stima colpiscono circa 1 milione e 700 mila italiani di ogni fascia di età. In pratica nel fantastico mondo degli emicranici quelli con aura rappresentano il 25% . Inoltre, esattamente come per la cefalea primaria in generale le più colpite risultano essere le donne. Come avevo già affrontato in un precedente articolo (che puoi recuperare qui) una ricerca del Censis ha confermato che le donne vengono colpite il triplo degli uomini. A gravare sulla popolazione sembra essere in particolare la componente ormonale… insomma, la solita fortuna del genere femminile!

Perché viene l’aura?

Le cause esatte dell’emicrania non sono ancora state svelate. Sappiamo diversi fattori scatenanti, sappiamo ciò che aumenta le probabilità di un attacco e i comportamenti da evitare per non aggravare la situazione. Ma la risposta alla domanda “Perchè ho sempre l’emicrania?” ancora non ci è stata data. Ciò però che sappiamo è che, allo stesso modo della cefalea, la correlazione tra aura e dolore alla testa può dipendere da un’alterazione del sistema di regolazione del dolore e un’anomala risposta a livello neurologico a determinati stimoli. Il mio neurologo mi ricorda sempre che il mio cervello, in quanto emicranica, è un cervello sano. Solo che si scarica più infetta degli altri perché reagisce più “violentemente” ad alcuni stimoli esterni.

Ecco, ad aggravare il tutto, chi soffre d’aura deve sapere che certi stimoli ( dei fattori che possono scatenare l’emicrania ne ho parlato qui) possono scatenare un’improvvisa costrizione dei vasi cerebrali, con una conseguente riduzione nell’apporto di sangue in alcune aree del cervello. Questo può avere come risultante la comparsa dei sintomi dell’aura visiva e successivamente, con la fase di vasodilatazione, avere poi l’insorgenza del mal di testa vero e proprio.

Quali sono le caratteristiche dell’emicrania con aura?

L’aura può essere caratterizzata da disturbi visivi, sensoriali (formicolii, intorpidimento di una o più parti del corpo) e disturbi del linguaggio (difficoltà ad esprimersi e/o a comprendere ciò si ascolta). Tra tutti i disturbi visivi sono i più frequenti, arrivando a comparire nel 98% degli attacchi d’aura.

Luce abbagliante, visione offuscata o annebbiata, archi a zigzag colorati, scotomi (ovvero zone cieche nel campo visivo) e fosfeni (puntini luccicanti). Sensazione di guardare il mondo attraverso l’acqua o l’aria calda, macchie bianche, nere o colorate. O ancora visione a tunnel o scomparsa totale del campo visivo sono solo alcune delle esperienze che chi soffre d’aura potrebbe fare durante un attacco. A volte anche più di una insieme.

Studiando per questo articolo ho scoperto che forse l’aura di cui soffrivo da ragazzina, che mi faceva vedere archi luminosi frastagliati a lato del campo visivo, non se n’è andata con la crescita (cosa che potrebbe accadere) ma forse si è solo trasformata. Una delle più curiose manifestazioni dell’aura è infatti la micropsia o la macropsia. Ovvero quando gli oggetti ti appaiono improvvisamente più piccoli o più grandi di quello che sono in realtà. Cosa che negli anni passati mi è accaduta qualche volta ed ho sempre associato alle medicine “da sballo” che noi emicranici prendiamo.

Fortunatamente questi sintomi hanno una durata temporale limitata, di solito dai 5 ai 60 minuti ma purtroppo prima di sparire vanno via via intensificandosi nel tempo. Non è raro infatti che la riduzione del campo visivo, ad esempio, sia inizialmente parziale e poi diventi totale, creando veri attacchi di panico in chi la subisce.

Le varianti

Dal punto di vista clinico, si riconoscono diverse varianti di emicrania con aura. Se quella sopra descritta si può chiamare “classica”, la stessa si può presentare poi con sintomi acuti o prolungati. Vi è poi la variante dell’aura isolata, ovvero quando avviene il fenomeno visivo ma dopo non si ha il tipico dolore emicranico. Quindi ogni tanto una mini gioia c’è anche nel mondo degli emicranici.

Vi sono poi due forme di emicrania con aura molto rare in cui i sintomi neurologici che precedono o sono associati al dolore sono la perdita di forza fino alla paralisi di una parte del corpo (emicrania emiplegica) o da altri disturbi dell’equilibrio e della coscienza (emicrania basilare).

Infine vi è l’emicrania oftalmica. In questa forma l’attacco d’aura si caratterizza per un improvviso restringimento dei vasi sanguigni che irrorano l’occhio scatenando la perdita temporanea della vista e il dolore. A soffrire maggiormente di questa versione sono (ma non mi dire!) le donne, in particolare coloro che hanno pregresse patologie oculari o difetti della vista.

Quando i sintomi dell’emicrania con aura non sono solo emicrania

Visto che l’emicrania con aura coinvolge per la maggior parte delle volte la vista potrebbe essere confusa con l’emicrania retinica. In realtà questa forma di cefalea è decisamente rara (e non primaria) e si caratterizza per un intenso dolore localizzato dietro i bulbi oculari che dura per diverse ore e spesso si ripete. Il motivo per cui è confusa con l’emicrania con aura è perché anche l’emicrania retinica è anticipata da disturbi visivi (principalmente scotomi scintillanti o punti neri). Questi però si presentano sempre nello stesso occhio e ad essi segue una perdita transitoria della vista. Queste similitudini fanno si che le due patologie si possano confondere ma occorre stare attenti. Mentre l’emicrania con aura è “solo” un’emicrania, l’emicrania retinica potrebbe essere causata da una forma di infarto oculare o vasospasmo retinico, ovvero condizioni patologiche gravi che possono portare anche alla cecità permanente. Per questo è fondamentale essere controllati ed avere una diagnosi appropriata (cosa di cui ho già parlato qui).

L’emicrania con aura è estremamente invalidante perché impedisce a chi la subisce di guidare, lavorare, vivere a pieno. Forse ancora più del dolore stesso che a volte la segue. L’aura infatti spaventa enormemente chi la subisce impedendogli di affrontare la situazione nel migliore dei modi. Per questo aumentare la propria consapevolezza su questa orrida forma di emicrania è importante. Se conoscere il tuo nemico ti aiuta a batterlo, informarti sulle sue tecniche di attacco ti consente di spaventarti di meno quando colpisce.

 

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