
Farmaci per l’emicrania: cosa fare quando si scatena la Bestia
Essere emicranici comporta una quotidiana corsa ad ostacoli per giungere al traguardo senza scatenare un attacco. Se vogliamo immaginare le nostre giornate ci basta pensare a “campo minato” il gioco presente sui primi windows di decenni fa… se ci si distrae un attimo si becca il trigger-bomba e si fa esplodere la Bestia. E dopo che si fa? Quali farmaci si usano?
Se negli articoli passati mi sono concentrata molto su diversi modi per prevenire l’insorgere dell’emicrania ( dall’idratazione, ai trigger principali, all’alimentazione) oggi vorrei iniziare a fare il punto sui rimedi per quando ormai l’attacco è arrivato.
Partiamo con tre premesse fondamentali
Non è consigliata l’autocura.
Come ho già detto più volte in una patologia come la nostra trovare il neurologo giusto è importantissimo. Questo ci aiuta non solo a trovare la corretta terapia preventiva ma anche il miglior farmaco per gli attacchi. Per favore, niente fai da te.
Non passerà da solo
Questo è ciò che mi ha detto il neurologo al nostro primo incontro: “se soffri di emicrania cronica, ovvero di una condizione genetica che ti porta a trasformare anche gli stimoli più banali in dolore, scordateti che questo possa passare da solo. Anzi è importante agire tempestivamente ai primi sintomi per evitare che peggiori”.
Nonostante questo avvertimento, certe sere cado ancora in tentazione e vado a letto con un filo di dolore all’occhio sperando che una bella dormita porti via tutto quanto. Ovviamente mi sveglio al mattino con un ferro rovente che mi trapassa occhio e tempia e mi auto maledico per aver voluto tentare la sorte. Shame on me.
Rimedi Naturali

Ciò che seguirà non significa che i metodi non farmacologici non possano aiutare in fase preventiva o possano alleviare il dolore e supportare le terapie farmacologiche durante gli attacchi. Anzi, molti metodi naturali sono estremamente efficaci in questo e ne scriverò prossimamente. Ma se la Bestia si scatena meglio affrontarla con l’adeguata artiglieria.
Tipologie di farmaci
Vediamo quindi quali sono i farmaci più utilizzati per contrastare gli attacchi di emicrania e la loro efficacia.
Analgesici
Se i sintomi dell’emicrania sono lievi o moderati una delle prime cose che ti potrebbe prescrivere il neurologo rientra nel campo farmaci da banco ed è la tachipirina (paracetamolo). Tra i farmaci che ci possono venir prescritti sono quelli con minor controindicazioni, tanto che normalmente viene lasciato utilizzare anche in gravidanza. Per ottenere un effetto più rapido il consiglio è quello di assumere il farmaco ai primi sintomi e, se possibile, accompagnare il tutto con qualcosa che acceleri lo svuotamento gastrico come il domperidone. Il rallentamento della velocità di svuotamento dello stomaco che spesso si accompagna all’attacco emicranico impedisce o riduce l’assorbimento dei farmaci. Pertanto l’associazione di questi con il paracetamolo può contribuire a velocizzarne l’effetto e, magari, impedire l’insorgere di nausea e vomito (sintomi associati comuni nell’emicrania).
Anti-infiammatori
Prima di ricevere indicazioni più specifiche dal neurologo anche io ho provato tutti gli antinfiammatori di questo mondo. Dall’ibuprofene al naprossene al diclofenac. Finché l’emicrania è ancora al “livello base” questi farmaci possono dare una mano. Ben presto però ti accorgerai che fanno sempre meno effetto e le pillole da prendere diventeranno 2, poi 3, poi sempre di più fino a capire che non sono il farmaco corretto per questo tipo di patologia in fase avanzata. E alla lunga disfano lo stomaco tanto quanto le medicine più potenti.
Triptani
Scoperti negli anni ’90 i triplani sono il primo vero farmaco nato per noi emicranici. La loro attività si svolge su alcuni recettori della serotonina, impedendo la propagazione del dolore. Fanno si che i nostri vasi sanguigni, dilatatitisi durante l’attacco emicranico, tornino a contrarsi riducendo il dolore e fermando l’avanzata della Bestia.
I triptani sono 6: sumatriptan, zolmitriptan, rizatriptan, almotriptan, eletriptan e frovatriptan. Quindi se uno non risulta efficace per te non demordere, ce ne sono altri da provare. Purtroppo va anche resto noto che il 35% degli emicranici (per lo più appartenenti a categorie con cefalee rare) hanno dimostrato refrattarietà a tutti.
Alcune regole per i triptani
- Ancor più che per tutti gli altri farmaci, vale la regola “al primo sintomo sfodera il farmaco”. Se presi subito possono agire anche in 15 minuti.
- Per dichiarare invalido un triptano si dovrebbe provarlo in 3 attacchi diversi
- Non si possono associare 2 triptani. In caso di recidiva della crisi bisogna aspettare ALMENO 2 ore prima di passare ad un altro. MAI ad un terzo
- Si può associare un triptano ad un FANs o altro farmaco
Indometacina, oppioidi e altri farmaci
Quando dico ai miei amici che mi drogo legalmente da anni col consenso del medico è il momento in cui sfodero il mio amato Difmetrè con un largo sorriso. Compagno di mille battaglie contro la Bestia, lui solo è riuscito a togliermi dai guai peggiori quando la sola cosa che volevo era infilare la testa nella portiera dell’auto e sbattere forte forte forte. Arrivati qui sappiamo tutti che il nostro livello di emicrania è bello potente o non ci avrebbero mai dato accesso a queste bombe. Ma bisogna sempre ricordare che ce ne sono anche di più potenti: narcotici, barbiturici, oppioidi purssimi… quant’è profonda la tana del Bianconiglio? Questi farmaci sono molto validi nell’eliminare il dolore in tempi rapidi MA possono dare assuefazione e quindi andrebbero usati solo occasionalmente.
Quando non ero seguita adeguatamente dal neurologo mi sono consumata lo stomaco con analgesici da banco che non servivano per la mia emicrania. Successivamente mi sono imbottita di difmetrè rischiando quasi l’assuefazione e il dover ricorrere alla disintossicazione. Oggi, nonostante i ripetuti attacchi della Bestia, riesco a gestire il tutto con un decente numero di triptani e qualche difmetrè quando il gioco si fa più duro. La cosa importante è avere la giusta diagnosi iniziale, la giusta terapia preventiva, un corretto stile di vita e delle buone linee guida per gli attacchi. Magari non ti daranno le dosi giuste al primo colpo, o serviranno diversi triptani di prova per trovare quello adeguato, ma alla fine sarà sempre meglio che prendere farmaci sbagliati, a caso, per anni. Parola di chi ci è passata.
Infondo, si sa che la nostra patologia è un “gioco ad incastri” e a noi piacciono le cose complesse, se no mica eravamo emicranici 😉
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