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Emicrania a 360°,  Manuale di sopravvivenza

Le cause dell’emicrania 1: i fattori climatici

Come ho già detto in una precedente puntata le cause dell’emicrania sono molteplici e venirne a capo è difficilissimo. Alcuni fattori possiamo provare a controllarli, limitando l’esposizione a ciò che ci da più fastidio, altri purtroppo prescindono dalla nostra volontà e possiamo solamente armarci di santa pazienza e farci i conti al meglio delle nostre possibilità.

Tra i fattori “da rassegnazione” il primo è indubbiamente

Il cambiamento climatico

Non so se per tutti gli emicranici è così, ma la mia emicrania sul fattore meteo è molto precisa, meglio del meteo dell’Areonautica Militare!  Se ci sono cambi della pressione atmosferica e arriva qualche nuvola le mie possibilità di sofferenza aumentano esponenzialmente. Quando dovete fare una vacanze itinerante potete portarvi in giro un emicranico, vi dirà sempre il tempo in modo perfetto…certo poi c’è la sfida che sta male e va accudito, ma son dettagli!

maltempo che problema

Ricorderò per sempre quello che è stato l’attacco peggiore della mia vita. Il primo marzo del 2018 a Bologna, dove io vivo, è venuta una nevicata fortissima. Era un giovedì e quella sera andavo con la mia famiglia a Party Like a DeeJay la festa di compleanno di Radio Deeejay e speravo, essendo un concerto (ovvero un evento altamente rischioso per un’emicranica), di uscirne indenne. Alla fine dell’evento ero al secondo giro di difmetre. Arrivata a casa non riuscivo a parlare dal dolore. La neve è durata fino a domenica. Il mal di testa è rimasto con me tutti e 4 i giorni. Incessante, violento. Stremata ho pensato di andare al pronto soccorso poiché nulla sembrava funzionare. La neve, umida come non mai, mi aveva fregato alla grande.

Per chi soffre di cefalea la bassa pressione, ovvero l’aria pesante, umida e carica di pioggia che forma i nuvoloni sopra le nostre teste, è spesso presagio di dolore e sofferenza. A volte ci basta qualche nuvola scura che copre il cielo per mezz’ora e siamo già spacciati. Sentiamo il cambio di pressione da lontano, quando ancora sulle nostre teste c’è il sole e il cielo sembra azzurro, ma se dietro le colline ci sono le nuvole noi lo sappiamo, le sentiamo arrivare per primi. Come i cani con i terremoti.

Se vedete un emicranico tenersi la testa prendete l’ombrello.

Il secondo fattore “da rassegnazione”, sempre connesso al clima, è poi

Il vento

La brezzolina estiva non da generalmente grandi problemi, anzi, di solito è amica nelle estati di caldo torrido. Se incorriamo però in un vento forte e costante (che magari si porta dietro le nuvole di cui sopra) è la fine. KO tecnico e a letto di filato. Non per nulla stando alle statistiche

dolore dolorela Sardegna, la regione più ventosa d’Italia, è anche la regione in cui in proporzione vi è la maggior parte delle persone che soffre di cefalea. Questo è un dettaglio utile per quando scegliete le vacanze (non che la cosa mi abbia fermato dal farmi favolose vacanze sulle isole greche, in Sardegna o alle Baleari) ma è meglio sapere a cosa si va in contro da subito no?!

Infine l’ultimo fattore delle cause dell’emicrania contro il quale non possiamo fare assolutissimamente nulla è

Il caldo

Le giornate torride e afose, che superano i 30 gradi creando cappe di caldo sopra le città roventi sono sfinenti per tutti gli esseri umani. Ovviamente per noi lo sono di più. Ci piace molto vincere a questa gara a chi soffre di più…urca se ci piace…

Nei giorni torridi, così come in quelli ventosi o in quelli in cui il tempo vira dal bello al brutto, non c’è molto da fare per evitare l’attacco di emicrania. In questi giorni uno dei momenti più ostici è l’ingresso in auto. Avete presente quando dopo una sfinente giornata di lavoro si arriva alla macchina e la trovate al sole? Quando la aprite c’è sempre quel meraviglio effetto forno che vi attende. Ecco, tra la ventata di aria calda e l’inizio del dolore all’occhio spesso intercorrono pochi istanti. Per questo se vedete un’utilitaria rossa con le portiere aperte, i finestrini abbassati, il tettuccio aperto e l’aria condizionata sparata forte con accanto una ragazza che si sta squagliando al sole, potrei essere io, che cerco (spesso invano) di far uscire la sfera di fuoco che si è formata nella mia auto e che quasi certamente mi porterà al ko in pochi attimi!

Mantenersi idratati vale sempre e per tutto, ma a parte quello, per quanto concerne la mia esperienza, questi primi tre fattori sono rischi difficilmente controllabili e, a prescindere dalle cure preventive che stiamo facendo, contro di loro c’è solo da sperare di uscirne indenni.

 

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